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Notiziario Marketpress di Lunedì 31 Marzo 2014
 
   
  LOMBARDIA. SUSSIDIARIETÀ,ASSESSORE LAVORO: DOTE UNICA STRUMENTO EFFICACE WELFARE, PASSARE DA ESPERIENZE VIRTUOSE A VIRTUOSITÀ SISTEMA BASTA ASSISTENZIALISMO,PUBBLICO E PRIVATO SIANO COMPLEMENTARI

 
   
  Milano, 31 marzo 2014 - "Di fronte a bisogni in continua evoluzione, la Pubblica amministrazione è sollecitata a ripensare l´impianto delle politiche di welfare, non tanto e non solo in un´ottica di contenimento dei costi, o di razionalizzazione degli interventi, quanto in una logica di valorizzazione della responsabilità della persona, della propria capacità di collaborare alla costruzione di un sistema di welfare universale, equo e sostenibile". Lo ha detto l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, intervenuta alla tavola rotonda organizzata nell´ambito della presentazione del Rapporto sulla Sussidiarietà 2013/2014 realizzato dalla Fondazione per la Sussidiarietà, in collaborazione con il Politecnico di Milano. Superamento Dell´assistenzialismo - "La vera sfida del welfare di domani - ha proseguito l´assessore - si gioca nella compartecipazione della persona, delle famiglie, dei corpi intermedi, delle imprese alla realizzazione e al finanziamento di servizi di welfare (assistenza domiciliare, difficoltà lavorativa, abitazione, diritto allo studio), facendo leva sulle risorse individuali e relazionali e superando l´attuale attendismo del ´tanto ci pensa lo Stato´. Ci sono già esperienze positive in tal senso: occorre passare dalle esperienze virtuose alla virtuosità del sistema". Pubblico E Privato Complementari - In effetti, dal Rapporto sulla sussidiarietà emerge che non ha più senso opporre gestione pubblica e gestione privata nei settori del welfare e che, tenendo conto di efficacia, efficienza e qualità dei servizi, la prospettiva migliore è quella di una loro complementarietà. Dai risultati presentati nella ricerca è evidente che, a parità di qualità percepita dagli utenti delle strutture pubbliche e non profit esaminate, queste ultime risultano più efficienti. La sussidiarietà quindi si presenta come un reale e potente alleato dello Stato nell´assolvimento di una parte cospicua, e centrale, delle sue funzioni. I Cambiamenti Introdotti Da Dote Unica Lavoro - L´assessore regionale ha citato, a titolo di esempio, cosa sta accadendo dopo l´introduzione della Dote Unica Lavoro. Tradizionalmente - ha spiegato - i Centri per l´impiego pubblici si occupavano in modo preponderante delle procedure amministrative, con poca attenzione al vero accompagnamento delle persone al lavoro. Da quanto abbiamo attivato Dote Unica Lavoro, che finanzia il servizio e, in particolare, il suo risultato, gli operatori pubblici hanno aperto i propri orizzonti. Non vedono più un valore nel monopolio delle procedure amministrative, ma, al contrario, li riconoscono come un impedimento alla loro azione di supporto alle persone che diventa primaria". Ipotesi Di Lavoro - "Per il futuro - ha aggiunto - ritengo che, anche in vista della prossima programmazione comunitaria, è importante individuare strumenti unitari che rispondono a obiettivi complessivi della persona in una logica trasversale agli Assessorati. Penso ad esempio alla possibilità di sviluppare la sfera del welfare alla persona, anche attraverso il coinvolgimento delle imprese con il welfare aziendale. I modelli di welfare integrati a livello aziendale non si sostituiscono al ruolo degli attori pubblici, privati e delle parti sociali, ma mettono in gioco risposte a specifici bisogni".  
   
 

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