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Notiziario Marketpress di
Giovedì 03 Aprile 2014 |
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LANCIATO DISCO, UN PROGETTO EUROPEO PER STUDIARE LA CHIMICA VERDE DELLE PIANTE
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Oltre il 30% dei principi attivi usati in medicina e cosmesi sono di derivazione vegetale, anche se per motivi di costo o di disponibilità della materia prima, la maggior parte vengono sintetizzati chimicamente. L’eccessiva dipendenza dai prodotti chimici di sintesi sta spingendo i ricercatori verso lo studio dei meccanismi con cui tali sostanze sono prodotte, in modo da usare le piante come “biofabbriche” per la loro produzione. Queste ricerche sono al centro di un nuovo progetto di ricerca varato a novembre 2013, denominato Disco (From Discovery to products. A next generation pipeline for the sustainable generation of high-value plant products) e finanziato dall’Unione Europea con 6,5 milioni di euro. Il progetto è coordinato dal Prof. Paul Fraser, dell’Università di Londra Royal Holloway e vede la partecipazione di 15 Università, Enti pubblici di ricerca e aziende di 7 Paesi, fra cui l’Enea. Il gruppo Enea è coordinato dal Prof. Giovanni Giuliano, Responsabile del Laboratorio Biotecnologie Verdi e porta al progetto la sua esperienza nel settore della genomica biochimica, una disciplina che studia come la composizione genetica di un organismo influenza la sua composizione biochimica, fra cui anche il contenuto di sostanze bioattive. Il progetto Disco è focalizzato su due importanti famiglie di piante, le Solanacee e le Iridacee, di cui fanno parte rispettivamente piante medicinali come la belladonna e spezie come lo zafferano. Tali piante sono state usate come medicine naturali fin dall’antichità e sono delle promettenti fonti di sostanze bioattive appartenenti alle classi degli alcaloidi e degli isoprenoidi. Il progetto Disco mira a scoprire i geni preposti alla sintesi di alcune di tali sostanze bioattive e mettere in piedi delle linee produttive basate sulla materia prima vegetale, sostituendo la sintesi chimica ed incentivando la creazione di “biofabbriche verdi” con un ridotto impatto ambientale. Per maggiori informazioni Laboratorio Biotecnologie Verdi dell´Enea |
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