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Notiziario Marketpress di
Martedì 15 Aprile 2014 |
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LOMBARDIA: DONNE IN AGRICOLTURA, ASSESSORE: TREND IN CRESCITA
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Izano/cr - "Due esempi di agricoltura al femminile, due aziende dove giovani donne sono protagoniste. Cinque ragazze in due famiglie diverse, che si occupano esclusivamente di agricoltura, e soprattutto di zootecnia, sono abbastanza atipiche, ma disegnano una tendenza: le nuove generazioni si rendono conto che è necessario andare avanti e continuare l´attività di famiglia, perché può dare prospettive". Lo ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura al termine di una visita a due realtà della provincia di Cremona, a "guida femminile". Nel primo caso, l´azienda Fusarpoli di Credera Rubbiano, il titolare, Artemio, è affiancato nelle attività dalle tre figlie, mentre, a Izano, Daniela ed Emma Ghidoni stanno vivendo il passaggio del testimone dal padre Angelo, nell´omonima azienda di famiglia. Naturale Predisposizione Alla Terra - "Abbiamo toccato con mano realtà dove c´è una naturale predisposizione a fare un mestiere antico - ha ricordato l´assessore lombardo -, pensando, però, a evolverlo, con la realizzazione, ad esempio, di strutture per la vendita diretta. Qui c´è gente che ha capito come sarà l´agricoltura del futuro e va sostenuta. Troppo spesso, in passato, sono stati sprecati soldi, che quasi mai venivano destinati a imprese che producevano". Nuove Energie - La zona, del resto, ha una vocazione straordinaria da questo punto di vista: "Chi lavora o si affaccia all´attività di famiglia va assecondato - ha aggiunto l´assessore -. Troppo spesso, invece, sono stati ´inseguiti´ soggetti esterni al comparto, incentivandoli a entrare. Dobbiamo piuttosto dare la possibilità a chi fa già agricoltura di svilupparla, perché chi l´ha vissuta in famiglia può apprezzarla e valorizzarla". "Credo dovremo concentrare le risorse su queste esperienze. Nuove energie, persone che hanno studiato, che guardano ad altri modelli positivi in giro per l´Europa". Risorse Pubbliche Vanno Ad Aziende ´Vere´ - "Oggi i figli degli agricoltori fanno lo stesso mestiere dei padri e ne sono fieri - ha ribadito il responsabile dell´agricoltura lombarda -. Tocca a noi metterli nelle condizioni di avere prospettive. Con la nuova programmazione comunitaria possono intercettare nuove modalità di sostegno e avere accesso alle risorse pubbliche. Noi vogliamo concentrare risorse sulle attività agricole vere, per mantenere il nostro patrimonio, che è quello dell´azienda agricola tradizionale che si tramanda in modo dinastico. Del resto, è difficile pensare di iniziare diversamente, magari affittando la terra. Oggi non ci sono più margini per farlo". |
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