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Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Marzo 2007
 
   
  6TH INTERNATIONAL WORKSHOP ON INTERVENTIONAL PEDIATRIC CARDIOLOGY CROWNE PLAZA HOTEL - VIA C. ADENAUER, 3 SAN DONATO MILANESE DAL 28 AL 31 MARZO 2007

 
   
  Milano, 26 marzo 2007 - Il convegno, presieduto e coordinato dal Dr. Mario Carminati, Direttore della Cardiologia Pediatrica del Policlinico San Donato è alla sesta edizione e quest’anno dedica la prima giornata di lavori ad approfondimenti didattici rivolti a giovani medici, infermieri e tecnici. Nei tre giorni successivi verranno illustrate le tecniche più innovative di emodinamica interventistica, ovvero quelle metodiche eseguite con tecnica percutanea (senza apertura di torace ed evitando la circolazione extracorporea) in grado di sostituire la tradizionale cardiochirurgia o esserne complementari, per la risoluzione di varie patologie cardiovascolari congenite, sia nel bambino che nell’adulto. Gli argomenti più importanti del convegno saranno i seguenti: procedure interventistiche fetali e neonatali, procedure “ibride”, impianto di stents in vari distretti vascolari, chiusura di difetti interventricolari, interatriali, forame ovale pervio, fistole arterovenose, sostituzione percutanea di valvola polmonare e valvola aortica, riparazione percutanea di insufficienze valvolari. Oltre 45 relatori, scelti tra i maggiori esperti internazionali, provenienti dai Centri mondiali più importanti, illustreranno tali metodologie. Il programma scientifico comprende inoltre la trasmissione audio-video, in collegamento diretto con la sala del congresso, di 22 casi particolarmente interessanti trattati nelle sale di emodinamica di San Donato Milanese, Massa, Napoli, Genova, Budapest, Berlino. La chiusura dei difetti interventricolari ha iniziato più recentemente ad essere applicata in modo diffuso. Di procedure interventistiche, presso il Policlinico San Donato, il numero annuo è pari o superiore a quello degli interventi chirurgici tradizionali. I vantaggi delle procedure interventistiche sono i seguenti: assenza di cicatrici; riduzione della degenza dei pazienti a soli due giorni (con conseguente diminuzione dei costi per la Pubblica Sanità); assenza di terapia intensiva nella maggior parte dei casi; riduzione del periodo di convalescenza. Quest’anno l’attenzione di medici e scienziati a livello mondiale è concentrata sulle patologie cardiache, soprattutto quelle patologie che colpiscono più frequentemente la donna. Fra queste, il Forame Ovale Pervio (piccola comunicazione a livello del setto interatriale che permette un mescolamento del sangue “venoso” dell’atrio destro con quello “arterioso” dell’atrio sinistro) è un’anomalia cardiaca congenita diffusa ma giudicata “poco importante” almeno in passato. L’attenzione al Fop è ultimamente in continua crescita, essendo stato identificato come uno dei maggiori fattori di rischio nei pazienti, soprattutto giovani, che hanno sofferto di un’ischemia cerebrale “criptogenetica”, cioè senza causa apparente (il Fop è infatti presente fino al 50% di questo gruppo di pazienti). E’ quindi d’interesse sempre crescente, ai fini della prevenzione secondaria dell’ischemia cerebrale, la possibilità di chiusura del Fop con nuovi dispositivi impiantabili con tecniche non chirurgiche. E’ inoltre allo studio la relazione tra emicrania con aura, problema molto diffuso soprattutto nel mondo femminile, e Fop. In alcuni casi è stato dimostrato che la chiusura del Fop può rappresentare una terapia efficace per il miglioramento del problema, tuttavia senza raggiungere, almeno per il momento, la significatività statistica completa negli studi clinici fin qui condotti. .  
   
 

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