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Notiziario Marketpress di
Martedì 27 Marzo 2007 |
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CUNEO: PRESENTATI ALBO VIGNETI E ATLANTE ETICHETTE VINI LANGHE BIANCO
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La vendemmia 2006 è la più ricca mai ottenuta in termini complessivi. Lo zoccolo duro dei 100 milioni di bottiglie di vini doc e docg prodotti è stato, infatti, ampiamente superato, con approdo a quota 101 milioni 293. 326. Battuto il record del 2004, fermo a 100. 494. 132 e stracciati i dati del 2005, bloccati alle soglie dei 96 milioni. Annata da record, dunque, sul piano quantitativo, secondo l’Albo vigneti, presentato oggi, 23 marzo, a Bra, nel rispetto di un appuntamento che è ormai un punto fisso nel calendario della Camera di commercio di Cuneo, prima in Italia a pubblicare ufficialmente il bilancio del comparto. Nell’ambito dell’incontro ha fatto la sua “entrata in società” anche l’Atlante delle etichette dei vini delle Langhe, tipologia “bianco”, relativo al Langhe Arneis, Langhe Chardonnais, Langhe Favorita e Langhe Bianco, ulteriore passo di un percorso giunto, ormai, alla nona tappa, grazie alla collaborazione tra ente camerale e associazione “Vignaioli piemontesi”. Ma torniamo alla vendemmia. La qualità delle uve si è rivelata generalmente ottima, soprattutto per i vitigni a maturazione precoce e per quelli tardivi, sino al momento delle piogge. I vini sono risultati di grande livello, con gradazione, in alcuni casi, sostenute, sempre rispettose di un perfetto equilibrio e generosi in sensazioni olfattive e gustative. La superficie complessiva dei vigneti iscritti all’Albo è rimasta pressoché invariata rispetto al 2005, con un incremento lievissimo e passaggio da 14. 467 ettari a 14. 529. Cuneo è, la prima provincia italiana per percentuale di impianti iscritti ai 41 albi attivati presso l’ente camerale, rispetto alla superficie complessiva presente sul territorio. Marcato, come dicevamo, l’aumento produttivo, salito dai 719. 338 ettolitri della vendemmia precedente ai 759. 700 dell’ultima. Se si guarda alle diverse tipologie di vino, si rileva l’approdo ad oltre 33 milioni di bottiglie di Asti e Moscato d’Asti, ad oltre 11 milioni di Barolo (traguardo raggiunto per la prima volta), al superamento di 4 milioni per il Barbaresco (e anche questo è un primato), ai 13 milioni di bottiglie di Barbera d’Alba, ai 10 di Dolcetto d’Alba, ai 4 di Dolcetto di Dogliani e Nebbiolo d’Alba. Seguono il Dolcetto di Diano con 1 milione e 300. 000 bottiglie e, via via, tutti gli altri. Per quanto riguarda le Docg più recenti, si è registrata la produzione di 3 milioni di bottiglie di Roero Arneis, 800. 000 di Roero Docg e 297 di Dolcetto di Dogliani superiore Docg. Notevolissima l’attività delle 11 commissioni di degustazione, costituite presso la Camera di commercio, al primo posto in Italia per quanto riguarda il numero dei campioni prelevati e degustati da 150 tecnici ed esperti iscritti in elenco. In 346 riunioni sono stati analizzati ben 6. 388 campioni, riferiti ad una produzione prossima al milione di ettolitri. Alcune modifiche sono state apportate a proposito dei quantitativi considerati per le diverse tipologie di vini. “Tra le novità registrate più di recente – ha sottolineato il presidente camerale Ferruccio Dardanello rivolgendosi ai sindaci del comuni vitivinicoli, ai produttori, ai rappresentanti dei Consorzi di tutela, alle associazioni di riferimento ed ai vertici delle organizzazioni professionali agricole presenti all’incontro unitamente all’assessore regionale e provinciale all’agricoltura - va citato l’avvio delle procedure di attuazione dei “piani di controllo” relativi al Barolo e Barbaresco. Condividiamo le motivazioni alla base dell’iniziativa, ma non possiamo non rilevare come, a due anni dall’attivazione, il lavoro sia stato vincolato esclusivamente alla produzione di documenti e pareri che, resi obbligatori dalla normativa vigente, nulla hanno aggiunto sul piano qualitativo alla gestione della risorsa vino. Positivo il bilancio dell’invito alla filiera produttiva per una maggiore stabilità dei prezzi ed una più razionale impostazione di mercato oltre che la registrazione di “medie delle uve” più equilibrate. Al di là di tutto questo, resta la consapevolezza di poter far conto su una grande risorsa, di qualità eccellente, apprezzata in tutto il mondo, da sostenere e affinare costantemente in considerazione dell’approdo al mercato di Paesi privi di tradizione vitivinicola, ma determinati a mettersi in gioco. Da parte della Camera di Commercio è assicurato l’impegno a favorire un forte supporto a livello promozionale, con la partecipazione alle grandi rassegne nazionali ed internazionali, l’organizzazione di Borse vini e l’attuazione di iniziative mirate a mercati specifici, quali “Barolo Barbaresco & friends” rivolta al mercato americano”. . |
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