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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Maggio 2014
 
   
  CENTO ANNI DELLA FERROVIA PER CALALZO.

 
   
  Venezia, 20 maggio 2014 - “Saluto i 100 anni della ferrovia per Calalzo. E´ stato un grande esempio d ingegneria e di progresso per il quale il mio impegno è di dare a questa linea un futuro di almeno altri 100 anni”. Il treno deve correre come previsto L´assessore alle politiche della mobilità del Veneto è categorico: “la linea riaprirà e il treno tornerà a correre, come previsto, facendo da navetta tra Calalzo e Ponte nelle Alpi, operando nel tempo perché il sistema ferroviario e turistico si riappropri di una stazione che per decenni è stato il terminal ferrovario di Cortina d´Ampezzo e del cuore del Cadore”. “Stiamo seguendo questa partita, come sanno bene i comitati dei pendolari assieme ai quali ci siamo confrontati con Rfi – precisa l´assessore – e i problemi cui si sta dando soluzione sono più consistenti di quanto non fosse apparso a seguito delle grandi nevicate che hanno travolto la linea. Ci sono problemi strutturali significativi ai quali si sta lavorando, investendo soldi che avranno un ritorno. Di questo sono grato a Rete Ferroviaria Italiana, che si è fatta interprete delle nostre esigenze e della nostra volontà. La Regione non lascia soli i bellunesi, lavora giorno per giorno, controlla, sollecita, programma, guarda all´oggi e al domani”. “Certo il periodo elettorale attuale non favorisce la concretezza, ma si riempie di slogan – dice ancora l´assessore regionale – perciò credo che tra una quindicina di giorni i toni e i temi potrebbero essere improntati alla pragmaticità che la questione “ferrovie del bellunese” merita. E che va tratta con lucidità e solidarietà, sapendo bene che questi collegamenti ferroviari hanno fatto la storia e creato benessere e devono tornare a farlo, senza illusioni però sul fatto che i costi e i ricavi possano compensarsi e pareggiare. In montagna tutto costa di più che in pianura, anche far viaggiare il treno. Ma non per questo devono costare di più il biglietto e l´abbonamento. E in un simile scenario che Belluno non può fare a meno del resto del Veneto per tenere il costo compatibile con il reddito dei residenti. E il Veneto non può, e non vuole, fare a meno del bellunese, mentre intende valorizzarlo e dargli i servizi che merita. Cento anni di binari per Calalzo e della sua bella stazione devono dirci proprio questo ed essere uno stimolo comune non per recriminare ma per percorrere assieme qiel percorso che le genti e il territorio delle Dolomiti meritano”.  
   
 

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