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Notiziario Marketpress di Martedì 27 Maggio 2014
 
   
  ORA È PIÙ FACILE PREVEDERE LE FIORITURE DI MEDUSE LETALI

 
   
  Bruxelles, 27 maggio 2014 - La puntura della medusa Irukandji, che fa parte di quella che è comunemente chiamata la famiglia delle "cubomeduse", può essere fatale. Nel migliore dei casi, la puntura causa dolorosi crampi e può essere necessario il ricovero in ospedale, per lo scatenarsi di quella che è conosciuta come la Sindrome di Irukandji. Sfortunatamente queste meduse sono minuscole e trasparenti, e quando si avvicinano alla costa giungono in fioriture composte da centinaia di migliaia di esemplari. Fino ad ora il primo segno della presenza delle Irukandji nelle acque vicine sono le urla delle persone che vengono punte. Un servizio appena pubblicato su Interface, la rivista della Royal Society, presenta uno studio su come sia possibile prevedere queste fioriture. L´autrice principale, Lisa-ann Gershwin, ha detto: "Esse viaggiano in gruppi molto, molto numerosi. Non è raro avere dozzine di punture su una spiaggia in una sola giornata. I corpi e i tentacoli della medusa sono invisibili nell´acqua; è come un diamante in un bicchiere di acqua, semplicemente non si vedono". Benché le fioriture possano verificarsi ovunque, dal Galles a Melbourne, i ricercatori in questo studio si sono concentrati sulla Grande barriera corallina. Hanno confrontato una banca dati sulle punture contenente dati raccolti tra il 1985 e il 2012, con previsioni meteorologiche a medio termine, e hanno scoperto che quando calano gli alisei provenienti dall´oceano, arrivano le meduse. I ricercatori sono sicuri che questo modello si potrà applicare a tutta la gamma delle meduse. "Probabilmente ci sarà bisogno di qualche leggera modifica da posto a posto, ma il principio generale rimarrà valido", ha spiegato la dott.Ssa Gershwin. Anticipando l´arrivo di queste pericolose fioriture, le autorità costiere saranno in grado di mettere in atto interventi di gestione per evitare che le persone rimangano ferite. Ma le cubomeduse sono veramente un problema in Europa? Altri studi suggeriscono che il settore delle spedizioni marittime ha portato in modo artificiale le meduse in ambienti non nativi, che poi esse colonizzano. Le meduse nello stadio giovanile (polipo) si attaccano alle chiglie delle navi e viaggiano assieme ad esse. Inoltre, le navi caricano delle acque di zavorra nei porti di partenza e poi scaricano l´acqua (assieme a meduse e altri organismi) quando arrivano in un posto nuovo. Miliardi di litri di acque di zavorra vengono trasportati ogni anno in giro per il globo. Le meduse sono dei colonizzatori aggressivi. Ne sono un esempio gli Ctenofori, una specie americana che ha invaso il Mar Nero e il Mar Caspio. Il progetto Memo ("Mnemiopsis leidyi: Ecology, Modelling and Observation"), sta studiando la loro biologia e fisiologia in un tentativo di monitorare l´impatto che le meduse stanno producendo sulla pesca commerciale e gli stock di crostacei e molluschi. Il progetto è iniziato nel gennaio del 2011 ed è finanziato dal programma Interreg Iva Memo-2 Seas. Sono stati stanziati un totale di 3,5 milioni di euro per un periodo di tre anni, e sono stati coinvolti 20 scienziati provenienti da Regno Unito, Francia, Belgio e Paesi Bassi. Le temperature mutevoli dei mari e degli oceani e il maggiore trasferimento incrociato di specie, causato dalle spedizioni marittime, stanno avendo un notevole impatto. Che si tratti di proteggere i nuotatori o di tentare di impedire a specie invasive di meduse di diffondersi in acque sensibili dal punto di vista commerciale, la ricerca in corso è assolutamente necessaria. Per maggiori informazioni, visitare: Interface, Journal of the Royal Society http://rsif.Royalsocietypublishing.org/content/11/96/20131168.abstract?sid=40b2b8d2-7989-46e9-8f06-4510837b4f85  Memo http://www.Ilvo.vlaanderen.be/memo/    
   
 

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