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Notiziario Marketpress di
Lunedì 26 Maggio 2014 |
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SALUTE, CONSOLE UCRAINO RINGRAZIA REGIONE LOMBARDIA
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Milano, 26 maggio 2014 - "Siamo noi a voler ringraziare il console generale dell´Ucraina a Milano Andrii Kartysh, per aver offerto a Regione Lombardia un´altra occasione per ribadire l´eccellenza del nostro Sistema sanitario anche sul fronte dell´accoglienza, dimostrando così tutta la nostra solidarietà e vicinanza verso i più bisognosi". E´ quanto ha affermato il vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia, dopo aver ricevuto i ringraziamenti da parte del console generale d´Ucraina in relazione al prezioso supporto offerto dalla Regione a cinque cittadini ucraini feriti durante gli eventi in piazza Maidan a Kiev e accolti nel marzo scorso negli ospedali lombardi di Niguarda, Policlinico e Fatebenefratelli. Gioco Di Squadra - I cinque uomini, con età compresa tra 23 e 45 anni, presentavano fratture agli arti, ferite da arma da fuoco e complicanze maxillo-facciali. Arrivati a Milano lo scorso 20 marzo, erano stati poi trasferiti negli ospedali di destinazione grazie al prezioso contributo di Croce Bianca Milano, Croce Rossa e Sal, sotto il coordinamento di Areu che aveva curato la regia dell´operazione. Lo scorso 19 maggio, l´ultimo paziente è stato dimesso dall´Ospedale di Niguarda, mentre un´altra persona dovrebbe ritornare in Italia nel prossimo mese di giugno per valutare la necessità di una seconda operazione all´occhio presso il Policlinico di Milano. A oggi, quindi, i feriti accolti sono stati tutti dimessi. Lombardia Dal Cuore Grande- "Mi fa molto piacere specialmente sul piano umano - ha sottolineato l´assessore alla Salute lombardo - che le persone accolte nelle nostre strutture sanitarie siano state tutte dimesse e stiano bene. Sanità è prendersi cura delle persone, dimostrando, da una parte, efficienza e professionalità e, dall´altra, solidarietà e accoglienza. Anche in questo caso la Lombardia dimostra di avere il cuore grande di fronte alle emergenze e alle richieste di aiuto, soprattutto quando queste avvengono in accordo con le autorità competenti e nel dialogo con rappresentanti istituzionali di altri Paesi. Diverso invece è dover gestire, anche dal punto di vista sanitario, numeri imprecisati di persone che transitano nel nostro Paese, come giustamente osservato nei giorni scorsi dal presidente della Regione". |
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