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Notiziario Marketpress di Martedì 27 Marzo 2007
 
   
  IL SETTIMO SPLENDORE. LA MODERNITA´ DELLA MALINCONIA FINO AL 29 LUGLIO AL PALAZZO DELLA RAGIONE DI VERONA

 
   
  Milano, 27 marzo 2007 - Duecento capolavori, suddivisi in 6 sezioni, saranno esposti a Verona a partire dal 25 marzo 2007. Le opere sono di Botticelli e di Giorgione, di Rosso Fiorentino e del Moretto, del Lotto e di Tiziano, di Tintoretto e di Carracci , di Caravaggio e del Guercino, di El Greco e del Fetti, di Canova e di Piranesi, di Böcklin e di de Chirico, di Modigliani e Carrà, e di molti altri ancora, Michelangelo compreso, presente in mostra con uno studio di testa per la Cappella Sistina in Vaticano, che contrassegna la malinconia profonda di un artista che nell´oscurità della materia trova il segreto miracolo della forma. Lo sviluppo della mostra prosegue con gli artisti contemporanei. Titolo: Il Settimo Splendore. Sottotitolo: la modernità della malinconia. Sede: il restaurato Palazzo della Ragione, riportato all´antica bellezza grazie all´intervento di recupero realizzato da Tobia Scarpa, un architetto di fama e un cognome di casa a Verona, attraverso l´opera di suo padre Carlo che a suo tempo ripristinò la vibrante bellezza di Castelvecchio. La mostra si segnala come l´evento più importante ed impegnativo dell´anno non solo per il fatto di presentare al pubblico 200 straordinari capolavori che rimarranno esposti per 4 mesi, sino al 29 luglio, ma anche perché si tratta del risultato di un lungo lavoro scientifico di 4 anni condotto dal direttore di Palazzo Forti, Giorgio Cortenova, che dell´esposizione è l´ideatore e il curatore, attraverso lunghe ed accurate ricerche attorno ai temi che contrassegnano la modernità: primo fra tutti, appunto, quell´intreccio di amore ideale, di malinconia e di meditativa riflessione che caratterizza il cielo dantesco, il settimo cielo o, meglio ancora, "il settimo splendore" del paradiso dell´Alighieri. L´articolato impianto storico e teorico costituisce il piatto forte a livello dialettico della straordinaria rassegna veronese, cui hanno aderito i maggiori musei italiani ed europei, da Budapest a Dresda, da Roma a Milano, da Parigi a Zurigo, da Firenze a Londra, con prestiti perfino stupefacenti in questi tempi così avari di collaborazione culturale. La mostra ravvisa nei temi della riflessione malinconica i principi stessi della sensibilità moderna; e per certi versi polemicamente ne rivendica le origini italiane e mediterranee, sviluppatesi a partire dall´entourage fiorentino promosso da Lorenzo de´ Medici, dal "pellegrinaggio" di un Lorenzo Lotto, dall´appartata sensibilità psicologica di un Savoldo, dalla consapevolezza della "vanitas" che alimenta alcune delle più alte espressioni dell´arte seicentesca. Fino ai giorni nostri: attraverso una continuità che si propone nelle diverse sfaccettature della storia e della cultura, che riannoda i fili di un percorso ora incline alla bellezza come ideale di una suprema e sacra armonia, ora rivolto ai brividi e agli allarmi della psiche contemporanea. A testimonianza della ricerca e delle tesi che ne hanno supportato l´impegno sarà dato alle stampe un esauriente catalogo che, oltre alle riproduzioni di tutte le opere in mostra e ai saggi del curatore, conterrà puntuali ed approfonditi contributi critici dei più importanti studiosi in materia. Www. Settimosplendore. It .  
   
 

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