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Notiziario Marketpress di Mercoledì 25 Giugno 2014
 
   
  IL PROGRAMMA P.I.P.P.I. IN SARDEGNA

 
   
  Cagliari, 25 giugno 2014 - Il Programma P.i.p.p.i. Persegue la finalità di innovare le pratiche di intervento nei confronti delle famiglie cosiddette negligenti al fine di ridurre il rischio di maltrattamento e il conseguente allontanamento dei bambini dal nucleo familiare, articolando in modo coerente fra loro i diversi ambiti di azione coinvolti intorno ai bisogni dei bambini che vivono in tali famiglie, tenendo in ampia considerazione la prospettiva dei genitori e dei bambini stessi nel costruire l’analisi e la risposta a questi bisogni. L’obiettivo primario è dunque quello di aumentare la sicurezza dei bambini e migliorare la qualità del loro sviluppo. P.i.p.p.i. Come programma di ricerca- intervento-formazione si è sviluppato in 3 fasi: 1. 2011-2012, adesione di 10 Città italiane riservatarie della L.285/1997 – Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Torino, Venezia-, 89 famiglie target nel gruppo sperimentale, 122 bambini; 35 famiglie e 37 bambini nel gruppo “controllo”; 2. 2013-2014, adesione di 9 Città italiane - Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Palermo, Reggio Calabria, Torino, Venezia-, 170 e 249 bambini famiglie nel gruppo sperimentale; 54 famiglie e 49 bambini nel gruppo “controllo”; 3. 2014-2015, estensione a 50 ambiti territoriali appartenenti a 17 Regioni e una Provincia Autonoma, coinvolgimento di 500 famiglie. P.i.p.p.i. In Sardegna si rivolge agli ambiti territoriali di Nuoro e Cagliari e vedrà coinvolti 20 nuclei familiari con figli da 0 a 11 anni a rischio di allontanamento. Il programma pone l’attenzione sul tema della prevenzione dell’allontanamento o di rendere l’allontanamento un’azione fortemente limitata nel tempo facilitando i processi di riunificazione familiare. È un programma che ha come obiettivo primario quello di aumentare la sicurezza dei bambini e migliorare la qualità del loro sviluppo e che trova il suo punto di forza nella “rete”, nella quale si raccordano tutti i soggetti del pubblico e del privato sociale che concorrono alla crescita e alla presa in carico dei bambini e dei nuclei familiari multiproblematici, in un’ottica di “comunità educante”. A ciascun ambito territoriale viene riconosciuto un finanziamento di € 62.500 di cui € 50.000 quale quota statale, ed euro € 12.500 quale quota di co-finanziamento regionale.  
   
 

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