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Notiziario Marketpress di Mercoledì 16 Luglio 2014
 
   
  LAZIO: 36 CASE CANTONIERE A COMUNI E ASSOCIAZIONI: DIVENTERANNO SERVIZI PER CULTURA E SOLIDARIETÀ L’OBIETTIVO È DI TRASFORMARE QUESTO PATRIMONIO IN PERDITA IN UN’OCCASIONE DI SVILUPPO PER IL TERRITORIO

 
   
  Roma, 16 luglio 2014 - La Regione valorizza le case cantoniere presenti sul territorio e ne concede 36 a Comuni e associazioni: diventeranno servizi per cultura e solidarietà luoghi per la cultura e la socialità. La presentazione dei progetti. Il Comune in cui si trova la casa cantoniera può presentarli entro sessanta giorni dalla pubblicazione della delibera. Nel caso in cui il termine sia scaduto senza che il Comune abbia presentato alcun progetto, la Regione procede con l’assegnazione degli immobili ad associazioni senza scopo di lucro, istituzioni, fondazioni o altri enti che presentino un progetto di utilizzo a carattere culturale o sociale. La tipologia della concessione. Il periodo massimo di concessione è di venti anni, con un canone ricognitorio non inferiore al 10% del valore di mercato. Ecco la mappa delle case cantoniere disponibili: 9 in provincia di Roma: Tivoli-villa Adriana, Vicovaro, Arsoli, Guidonia Montecelio, Segni, Subiaco, Palombara Sabina, Roma a via Ostiense. 12 in provincia di Frosinone: Anagni, Ripi, Ceprano, Roccasecca, Piedimonte S.germano, Cassino, Alatri, Veroli, S.donato di Val di Comino, Cassino, Broccostella, Pontecorvo. 5 in provincia di Latina: Campo di Mele, Spigno Saturnia, Priverno, Fondi, Latina. 3 in provincia di Viterbo: Capranica e Montefiascone. 7 in provincia di Rieti: Rieti- Vazia, Rieti -Pian de’ Valli, Rivodutri, Orvinio, Leonessa, Rivodutri. “Un provvedimento importante con il quale vogliamo far rivivere immobili di nostra proprietà, finora inutilizzati o occupati abusivamente – lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: lo faremo attraverso progetti, idee e stimoli provenienti dal territorio, dimostrando, ancora una volta, la volontà di andare incontro alle esigenze dei Comuni e delle associazioni. Era un patrimonio in perdita, ora diventerà un bene che produrrà cultura, solidarietà e servizi per i cittadini”. “Sono in tutto 137 gli immobili censiti ex A.n.a.s. E adesso appartenenti al Demanio regionale – è il commento di Alessandra Sartore, assessore al bilancio, demanio e patrimonio. Restituiamo al territorio – ha detto ancora Sartore- solo quelle case cantoniere che sono in buono stato, abbiamo escluso le altre perché si trovano in condizioni di degrado o inagibilità”. “Le case cantoniere potrebbero diventare avamposti di socializzazione, case della cultura, della discussione, del confronto- lo ha detto Lidia Ravera, assessore alla cultura e politiche giovanili che ha aggiunto: per la loro distribuzione sul territorio, consentono di penetrare in profondità nella regione. È bellissimo immaginarle aperte ai cittadini, gestite dai Comuni, anche i più piccoli e non più abbandonate, inutilizzate, vuote”.  
   
 

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