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Notiziario Marketpress di
Martedì 23 Settembre 2014 |
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ISTRUZIONE: FVG, LINEE GUIDA DIMENSIONAMENTO RETE SCOLASTICA
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Trieste, 23 settembre 2014 - "La programmazione regionale della rete scolastica e dell´offerta formativa è ispirata ad una prospettiva di medio-lungo termine ed il nostro obiettivo è assicurarle continuità e stabilità nel tempo, favorendo il miglior utilizzo delle risorse disponibili, valorizzando il patrimonio edilizio scolastico e garantendo, quanto più possibile, equilibrio territoriale e massima attenzione alle aree territoriali caratterizzate da particolari situazioni ambientali, sociali, culturali e linguistiche". Lo ha affermato l´assessore regionale al Lavoro, Formazione ed Istruzione Loredana Panariti, a seguito dell´approvazione da parte della Giunta delle "Linee di indirizzo per il dimensionamento della rete scolastica e la programmazione dell´offerta formativa in Friuli Venezia Giulia per l´anno scolastico 2015-2016". Panariti ha ricordato come "l´esecutivo abbia ben chiara l´importanza di un´organizzazione dell´offerta formativa a rete che supporti processi di collaborazione ed integrazione tanto tra le istituzioni scolastiche quanto con gli altri attori formativi e socio-economici del territorio". "Allo stesso tempo e valorizzando ogni forma di conoscenza, - sottolinea ancora Panariti - è fondamentale armonizzare le esigenze di crescita della persona con le necessità e le strategie di crescita economica e di sviluppo sociale, nel rispetto della storia e della cultura del territorio di riferimento". Per l´attuazione operativa di tali principi, la Regione ritiene di adottare un modello operativo che, nel rispetto delle competenze dei soggetti coinvolti, si avvale di strumenti quali la concertazione e la collaborazione interistituzionale tra Regione, enti locali, Ufficio scolastico regionale, organizzazioni sindacali ed autonomie scolastiche. Il documento fissa alcuni elementi di base, a partire dall´indicazione che entro l´anno scolastico 2016-2017 tutte le autonomie scolastiche di ogni ordine e grado siano strutturate con un numero di alunni non inferiore a 600 e che pertanto i Piani provinciali di programmazione della rete scolastica 2015-2016 indichino le tempistiche e le modalità per il raggiungimento di tale risultato. Il limite di 600 alunni viene portato a 400 per le istituzioni scolastiche dei territori montani e delle aree caratterizzate da specificità linguistiche, ma si tiene conto anche della necessità di prevedere più di 1.200 studenti per gli istituti comprensivi e oltre 1.400 studenti per gli istituti secondari di secondo grado in forza di un´alta densità demografica o della presenza di laboratori ed officine. L´unificazione degli istituti di secondo grado si realizza tra quelli omogenei, che sviluppano indirizzi di studio analogo oppure che, pur appartenendo ad ordinamenti diversi, propongono materie di studio simili o richiedono le stesse strutture didattiche e laboratoriali. Il documento fissa inoltre i parametri per la riorganizzazione dei punti di erogazione del servizio, ma soprattutto fissa gli indirizzi ed i criteri per la programmazione dell´offerta formativa, che tiene conto dell´avvenuto avvio della riforma della scuola secondaria superiore e del completamento del relativo quadro normativo, oltre che del Piano territoriale triennale concernente gli Istituti tecnici superiori (Its), il sistema di Istruzione e Formazione tecnica superiore (Ifts) ed i Poli tecnico professionali. Le linee guida riguardano anche i Centri provinciali per l´istruzione degli adulti (Cpia), che possono contribuire alla realizzazione delle misure prioritarie delle politiche nazionali per l´apprendimento permanente e ad aumentare in misura significativa il livello di scolarità e di alfabetizzazione della popolazione. Infine, nel corso dell´anno scolastico 2015-2016, rispetto a quelle già istituite in sede di prima applicazione potranno essere previste ulteriori sezioni ad indirizzo sportivo, qualora le risorse di organico annualmente assegnate lo consentano e purché ciò non determini la creazione di situazioni di esubero di personale. La peculiarità dell´attuale contesto di riferimento, con la nuova organizzazione del ministero dell´Istruzione e la riorganizzazione dell´Ufficio scolastico regionale, "è un elemento di cui abbiamo tenuto conto nella redazione delle Linee guida - dichiara Loredana Panariti - al pari del percorso, già in atto, che ridisegna l´organizzazione e la struttura delle Autonomie locali regionali ed a quello avviato dall´esecutivo, che lo scorso luglio si è impegnato a garantire la sicurezza scolastica con una programmazione triennale degli interventi edilizi". |
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