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Notiziario Marketpress di Giovedì 25 Settembre 2014
 
   
  BILANCIO UE: "(NON) È SUFFICIENTE (NON) BASTA!

 
   
  Bruxelles, 25 Settembre 2014 - Di seguito l’intervento di Commissario Jacek Dominik nella riunione interistituzionale sulla situazione dei pagamenti nel bilancio dell´Ue. Qual è la situazione del bilancio dell´Ue oggi, in termini semplici? Esecuzione del bilancio 2014 da record alto: complessivamente, l´80% degli stanziamenti disponibili sono già stati utilizzati, e programmi e le azioni importanti sono rapidamente esaurendo di stanziamenti. Non abbiamo mai visto prima, come nella prima parte dell´anno. Inoltre, solo € 175.000.000 sono disponibili per il trasferimento a coprire il pagamento ha bisogno altrove. Abbiamo completamente esaurito lo spazio di riassegnazione all´interno del bilancio 2014. A peggiorare le cose, il massimale dei pagamenti per il 2014 è 9000000000 € al di sotto del bilancio eseguito il 2013. Chiaramente, non siamo più "business as usual". E ´quindi essenziale per mobilitare il margine per imprevisti per il 2014 in piena, e ad adottare rapidamente i progetti di bilancio rettificativi 3 e 4 in pieno. Non dimentichiamo che l´impatto netto sulle tesorerie nazionali dei 4 bilanci rettificativi che abbiamo presentato quest´anno ammonta a un mero € 100 milioni da dividere tra 28 Stati membri. Non dimentichiamo che il progetto di bilancio rettificativo 3 proviene da eventi e decisioni al di là del controllo della Commissione: l´arretrato eccesso imprevisto per la politica di coesione alla fine del 2013, la consegna anticipata di Orizzonte 2020, Erasmus e Cosme e il pacchetto finanziario concordato per l´Ucraina . Le € 2100000000 tagli proposti dal Consiglio nella sua lettura del progetto di bilancio 2015 è destinata a peggiorare ulteriormente la situazione tesa dei pagamenti. F o ricerca (Orizzonte 2020), la riduzione del 10% sarebbero concretamente influenzare circa 600 progetti che coinvolgono intorno a 1.400 piccole e medie imprese! Ma, mi si chiede, quali sono le conseguenze pratiche della situazione attuale di carenza di pagamento su singoli programmi? Bene, parliamo di loro in dettaglio: Orizzonte 2020: La Commissione ha dovuto ridurre il livello di prefinanziamento per i nuovi impegni, dal 60% nell´ambito del 7Pq al 35% nell´ambito di Orizzonte 2020 Attualmente oltre 70 progetti per un importo di € 36.000.000 sono bloccati, e sono incorrere in interessi di mora . Erasmus +: Ci aspettiamo una perturbazione nel pagamento delle sovvenzioni ai beneficiari (soprattutto studenti). Coesione: ritardi di pagamento colpiscono i più piccoli e più vulnerabili beneficiari (Pmi, Ong, le piccole organizzazioni locali) la più difficile - non hanno la capacità finanziaria di "pre-finanziamento" spese già sostenute per lungo tempo. Ambiente: e azione per il clima (Life +): 26 fatture a enti pubblici, pari a € 11 milioni sono sospese, in attesa di essere rimborsati. Strumento di cooperazione allo sviluppo (Dci): non pagata la fattura in attesa pari a € 14.000.000 dovuto dal 7 luglio. Strumento europeo di vicinato (Eni) - Ucraina, Georgia e Moldavia: Mancanza di sostegno dell´Unione europea mette l´attuazione delle strategie di riforma fondamentali a rischio. Aiuti umanitari: Progetti in Africa e la regione del Sahel, ad Haiti e nel Corno d´Africa sono in ritardo. Si può capire perché il mio messaggio chiave per oggi è che "business as usual" non può più essere il caso. È troppo è troppo ... O forse dovrei dire non abbastanza non è abbastanza! La prassi seguita in passato con il quale il bilancio votato, a causa della pressione Consiglio, si trova ben al di sotto del livello proposto dalla Commissione nel progetto di bilancio, e ben al di sotto delle esigenze reali di pagamenti è contro i principi della sana gestione finanziaria . D´ora in poi deve evitare questo circolo vizioso di dover riparare tagli al bilancio votato tramite bilanci rettificativi e dolorosi: la procedura in due fasi è un male per i beneficiari dei fondi Ue, nonché per i bilanci degli Stati membri. Il cosiddetto "backlog", pari a € 26000000000, alla fine del 2013 è costituito da fatture ricevute in un dato anno che non vengono pagati entro la fine di quell´anno. Di conseguenza, l´arretrato di fatture deve essere pagato l´anno successivo; più grande è il portafoglio ordini, maggiore è la quota del bilancio per l´anno successivo necessario per coprirla. Non risolveremo la situazione durante la notte. Abbiamo bisogno di un approccio step-by-step: il primo passo è quello di avere la nostra proposta per il 2015 bilancio dell´Ue adottato nella sua forma attuale, come pure il progetto di bilancio rettificativo per il 2014 Ciò stabilizzare il volume del portafoglio ordini. Poi, negli anni successivi abbiamo bisogno di mantenere lo stesso approccio suono alla pianificazione di bilancio, adottando principalmente i bilanci annuali che corrispondono alle esigenze e con flessibilità al massimo per diminuire progressivamente l´arretrato. Abbiamo bisogno di implementare semplicemente l´accordo politico raggiunto sul Qfp, come sottoscritto da tutte e tre le istituzioni. Questo accordo ha dichiarato che il periodo 2014-2020 vedrà soffitti pagamento in misura ridotta ma questo sarebbe compensato dall´uso di massima flessibilità di bilancio possibile. Spingendo i pagamenti in anni futuri non è una soluzione: questa non è la sana gestione e avrebbe gravi conseguenze negative per i beneficiari dei programmi dell´Ue, quali regioni, agricoltori, ricercatori, Pmi e le Ong. Permettetemi di riassumere la situazione come segue: Immaginate una grande casa con 500 milioni di persone in essa e il bilancio dell´Ue essendo il tetto: che il tetto è stato perde per anni a causa di sotto-finanziamento e la Commissione è in funzione da una stanza all´altra con secchi per raccogliere l´acqua. Abbiamo urgente bisogno di affrontare il problema del tetto, per sigillare tali perdite e ad investire in quel tetto. L´ultima cosa di cui l´Europa ha bisogno è qualcuno a ribattere: "ma dove è il problema Hai ancora secchi pezzi di" !!!  
   
 

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