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Notiziario Marketpress di Venerdě 26 Settembre 2014
 
   
  GIAPPONE. DAI SAMURAI A MAZINGA TREVISO, CASA DEI CARRARESI 11 OTTOBRE 2014 ¨C 22 FEBBRAIO 2015

 
   
  DallĄŻ11 ottobre 2014 al 22 febbraio 2015, Casa dei Carraresi di Treviso, dopo le quattro grandi mostre dedicate alla Cina, lo straordinario successo dellĄŻesposizione dedicata al Tibet e la rassegna dedicata alle Magie dellĄŻIndia, far¨¤ da cornice ai capolavori dĄŻarte provenienti dal Giappone. 1868. Questo il numero magico da cui prende il via il racconto del fascino, della cultura, dei misteri del Giappone, narrato da Casa dei Carraresi dal prossimo 11 ottobre. Nel 1868 infatti il Giappone destituiva lĄŻultimo shogun Tokugawa, restituiva il potere al giovane imperatore Meiji (1852-1912) e apriva le porte allĄŻOccidente rivelando la sua cultura millenaria, frutto di una particolarissima evoluzione, del tutto inusuale per lĄŻOccidente, proprio grazie alla chiusura che questĄŻarcipelago seppe custodire gelosamente per secoli. Da quel 1868, il Giappone svilupp¨° una cultura del tutto originale, dovuta alle contaminazioni con lĄŻesterno che seppero fondersi con lo spirito pi¨´ misterioso di questo popolo, in un connubio di rara eleganza e straordinaria raffinatezza. In questo armonico contrasto ¨C quasi un paradosso ¨C risiede lĄŻaspetto pi¨´ interessante della cultura giapponese, creata da un popolo che diede i natali ai pi¨´ feroci guerrieri - i Samurai -, e alle pi¨´ delicate e raffinate figure femminili - le Geishe -, che seppe aspirare alla perfezione nel compiere ritualmente un unico gesto immutabile di secolo in secolo - la Cultura de T¨¨ -, e perfezionare la propria tecnologia elevandosi ad esempio insuperato per tutto il mondo - i Robot -. Giocata su questo contrasto, la ricchissima mostra proposta da Sigillum - curata da Adriano M¨¤daro e Francesco Morena, allestita dagli architetti Marco Sala e Giovanna Colombo - espone oltre 500 reperti, tra oggetti dĄŻarte databili tra il Xvii e il Xx secolo, prestiti da collezioni private e museali, armi, armature, ceramiche e porcellane, rotoli dipinti, paraventi, straordinarie lacche, stampe dellĄŻUkiyo-e (letteralmente Ą°Immagini del Mondo FluttuanteĄą, opere dei grandi maestri Hokusai, Utamaro, Hiroshige), le Shunga (immagini erotiche), Netsuke, maschere, tessuti e preziosi Kimono, sculture in legno e in altri pregiati materiali. Nel percorso trovano ampio spazio anche strumenti didattici che illustrano lĄŻarte antica e le pi¨´ recenti tendenze della cultura e dellĄŻarte, documentazione tratta da fumetti, fotografie, stralci di film del grande Akira Kurosawa. Insomma tutto il Giappone dellĄŻimmaginario collettivo, che spazia appunto dai Samurai alle Geishe, alla Cerimonia del T¨Ś, alla paziente cultura del Bonsai, alla Festa dei Ciliegi in fiore, allĄŻIkebana, allĄŻincanto ipnotico del teatro Kabuki, del teatro N¨­, sino al fascino esercitato dalla pittura giapponese sui grandi movimenti pittorici europei, lĄŻImpressionismo e lĄŻEspressionismo, basti citare tra tutti Van Gogh e Monet. In mostra vi sono anche le due stampe di Hiroshige che furono modello per Van Gogh, il quale le copi¨° a testimonianza del suo apprezzamento per lĄŻarte giapponese. Accanto a queste opere vi saranno anche le riproduzioni degli originali custoditi al Museo Van Gogh di Amsterdam. A conclusione di questo racconto di viaggio, i curatori non potevano tralasciare il Giappone di oggi e la sua arte espressa nei famosissimi Manga. Disseminati lungo tutto il percorso espositivo, i Robot giunti in Italia negli anni Settanta grazie ai primi fumetti e video animati, come Mazinga Z, Goldrake, Jeeg Robot dĄŻAcciaio, veglieranno sui visitatori, quasi come Samurai di un futuro che per molti oggi ¨¨ nostalgico ed appassionato ricordo di giovent¨´.  
   
 

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