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Notiziario Marketpress di Venerdì 17 Ottobre 2014
 
   
  COLACICCHI CHIUDE CON 20 MILA VISITATORI

 
   
  Firenze – Con l’ottimo bilancio di 20 mila visitatori, si chiude domenica prossima 19 ottobre a Villa Bardini la mostra che ha fatto riscoprire un dimenticato gigante della cultura italiana del secolo scorso, quel Giovanni Colacicchi (1900-1992) che fu pittore e polemista, poeta e musicofilo, una delle intelligenze artistiche eminenti nella Firenze degli anni a cavallo della seconda guerra mondiale. Ecco dunque arrivato l’ultimo week end per visitare la grande retrospettiva a lui dedicata (Figure di ritmo e di luce nella Firenze del ‘900) e fare conoscenza da vicino con un artista che Vittorio Sgarbi ha definito il Piero della Francesca del Novecento: circa 80 i dipinti, selezionati dai curatori Susanna Ragionieri e Mario Ruffini con la consulenza scientifica di Carlo Sisi, per un’esposizione fulcro di numerosi eventi collaterali, mostre, conferenze e concerti, che hanno riportato alla ribalta una grande stagione creativa, una filosofia e un’estetica con i loro più eclettici e controversi protagonisti. Colacicchi fu come noto tra i principali interpreti del moderno ritorno alla realtà e alla figura con cui in Europa si ricompose, dopo secoli, l’abbraccio umanistico tra parola, immagine e suono che aveva prodotto il miracolo del Rinascimento. I tempi, tuttavia, non gli furono complici. Nel dopoguerra dominarono infatti astrattismo, strutturalismo, concettualismo. Colacicchi e la sua pittura neofigurativa coerente apparve quindi sorpassato e finì ai margini bollato come reazionario insieme al suo amore per il corpo umano, la natura, la luce, la geometria delle proporzioni dettate dalla sezione aurea, il ritmo musicale delle sfumature e delle forme. A vent’anni dalla morte, la bella retrospettiva di Villa Bardini ha rappresentato perciò per Colacicchi una giusta e dovuta rivincita. Promossa dal Comune di Firenze con la Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron e il Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-planck-institut, la mostra è stata gratificata dal sostegno dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, della Regione Toscana e degli sponsor Unicoop Firenze e Aon. Le esposizioni collaterali (i disegni di Colacicchi e i dipinti della moglie Flavia Arlotta) sono state ospitate dall’Accademia delle Arti e del Disegno e da Casa Siviero.  
   
 

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