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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 05 Novembre 2014 |
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UE: CRISI DEI RIFUGIATI SIRIANI: LE SOLUZIONI POSSIBILI
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Strasburgo, 5 novembre 2014 - Negli ultimi anni, più di nove milioni di siriani sono stati costretti a fuggire dalle loro case verso la Giordania, il Libano e la Turchia. Il 3 novembre, i membri della commissione parlamentare per lo Sviluppo hanno discusso della crisi umanitaria in Siria e la situazione dei rifugiati in tutta la regione. Lo scambio di opinioni ha seguito le discussioni in plenaria di ottobre sulla situazione in Kobane e la questione dei cittadini europei che si uniscono allo Stato islamico. Parlando alla riunione presieduta da Linda Mcavan (S&d, Regno Unito), Carsten Hansen del Consiglio norvegese per i rifugiati, ha dichiarato: "Dobbiamo almeno sostenere gli esistenti aiuti umanitari e di sviluppo dell´Ue per i paesi vicini alla Siria". "Facciamo appello a tutte le parti in conflitto per facilitare l´azione umanitaria neutrale, indipendente e imparziale" ha sottolineato Gilles Hansoul del Comitato Internazionale della Croce Rossa. Eleni Theocharous (Ppe, Cipro) ha sottolineato che i corridoi umanitari devono essere aperti: "Altrimenti le uniche persone rimaste in Siria saranno coloro che cercano di uccidersi a vicenda". Ha aggiunto che sarebbe stato difficile per i paesi dell´Europa del Sud ricevere un maggior numero di rifugiati. Enrique Guerrero Salom (S&d, Spagna) ha ricordato: "I paesi come il Libano stanno ricevendo un numero di rifugiati che sarebbe l´equivalente della Germania con 16 milioni di rifugiati. In questa parte del mondo, siamo molto più egoisti e molto più inclini a proteggere il nostro benessere". Heidi Hautala (Verdi/ale, Finlandia) ha aggiunto: "È una profonda vergogna quando si guarda a quanti pochi rifugiati siano stati accettati dall´Unione europea". I deputati della commissione per gli Affari esteri hanon discusso il conflitto con il leader curdo Barzani Masrour il 4 novembre. |
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