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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 05 Novembre 2014 |
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LUCCHINI: PRODUZIONE ACCIAIO E TUTELA DELL´OCCUPAZIONE: DECIDERE PRESTO
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Firenze 5 novembre 2014 – Due proposte serie in campo, presentate da grandi gruppi come Jindal e Cevital, a conferma che la posizione di Regione, Enti locali e Organizzazioni sindacali contro lo smantellamento dell´acciaieria e per il rilancio del polo siderurgico di Piombino era pienamente fondata. La riunione a Roma del tavolo nazionale convocata per fare il punto sulla situazione della Lucchini – presenti il viceministro Claudio De Vincenti, il sottosegretario all´ambiente Silvia Velo, l´assessore a lavoro e attività produttive Gianfranco Simoncini, il sindaco Massimo Giuliani e i rappresentanti dei sindacati nazionali e locali – ha registrato innanzitutto il dato positivo rappresentato dalle offerte vincolanti delle due aziende indiana e algerina. "Adesso – è il commento di Simoncini – diventano importanti i tempi. L´individuazione del soggetto che dovrà far ripartire l´attività della Lucchini deve avvenire presto, prestissimo, entro la metà di questo stesso mese: è giusta la sottolineatura dei sindacati e dei lavoratori sulla necessità di tenere in primo piano i tempi necessari per la ripresa". "Sono due – ha confermato l´assessore – gli aspetti fondamentali su cui deve fondarsi il rilancio della Lucchini: per un verso, produzione di acciaio e riapertura dell´area a caldo e per l´altro, salvaguardia dei livelli occupazionali, con un´attenzione particolare al problema dell´indotto. C´è accordo, anche con il Governo, che questi aspetti debbano guidare la valutazione della migliore proposta. Il progetto industriale dovrà dare una risposta credibile, con un piano finanziario certo, a questi due elementi". Simoncini ha anche informato sullo stato di avanzamento dell´accordo di programma per Piombino:"nella prossima riunione di giunta – ha detto – porteremo la precall, cioè l´informativa sugli strumenti attivabili per i progetti di reindustrializzazione. E rapidamente con Invitalia partiranno i bandi rivolti alle imprese che vogliono investire nella Val di Cornia. È inoltre importante che nella prossima seduta del Cipe, dopo i 20 milioni già deliberati, venga il via libera anche ai 50 milioni per le bonifiche". |
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