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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Novembre 2014
 
   
  LEGGE STABILITÀ, MARONI: REGIONI NON TUTTE UGUALI, NOI VIRTUOSI

 
   
  Roma, 5 novembre 2014 - "Porteremo alla Commissione Bilancio un po´ di cifre, perché al di là della demagogia che si fa sulle Regioni come fonte di spreco, la realtà è ben diversa e i dati sono impietosi". Così il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo in conferenza stampa a Montecitorio, prima dell´audizione alle Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato, riguardo la Legge di Stabilità. Per Amministrazioni Centrali Minori Tagli - "La spesa delle Regioni è stata ridotta in cinque anni tra il 2009 e il 2012 del 38,5 per cento - ha precisato Maroni -, quella delle Amministrazioni centrali del 12,2 per cento. I tagli previsti per i Ministeri nel Ddl Stabilità ammontano a 2,3 miliardi contro i 4 delle Regioni. Se venisse applicato un risparmio del 3 per cento come è stato fatto per tutti, la riduzione di spesa sarebbe di quasi 5 miliardi: quindi, applicando ai Ministeri lo stesso criterio applicato alle Regioni e agli Enti locali, c´è ancora spazio di riduzione di oltre 2 miliardi e 300 milioni". Pareggio Giusto, Ma Siano Uguali I Criteri - Maroni ha aggiunto che "Il pareggio di bilancio è cosa buona e giusta, è stato introdotto nel 2012 ed entra in vigore nel 2016". "Il Governo - ha proseguito - ha chiesto per lo Stato lo spostamento al 2017, per le Regioni invece è anticipato al 2015, il che vuol dire un´altra riduzione di quasi 3 miliardi di euro, oltre i 4 imposti dalla Legge di Stabilità". Tagli Siano Equi, Con Costi Standard - "Noi non siamo contro i tagli - ha chiarito il presidente della Lombardia -, ma vogliamo che siano equi. E così non lo sono. Cosa bisogna fare? Introdurre i costi standard. Tutto ciò che lo Stato spende in Lombardia ha un valore pro capite di 3.600 euro, in Veneto di 3.700: siamo le Regioni ultra virtuose, perché la media nazionale è di 4.300 euro, con Regioni all´interno delle quali il costo pro capite è più di 7.000 euro per fare le stesse cose, anzi, noi le facciamo anche meglio, spendendo meno". "Bisogna allora ridurre la spesa, individuando nelle singole Regioni le migliori pratiche - ha ribadito Maroni -: chi spende meglio e bene in quel capitolo diventa un modello che va esteso a tutte le Regioni. Si risparmierebbero altro che 4 miliardi, molti di più ma in modo equo, premiando le Regioni virtuose e punendo le Regioni spendaccione, perché ci sono". Regioni Non Sono Tutte Uguali - "Fare di tutta l´erba un fascio, considerare tutte le Regioni come centro di spreco, è un´idiozia" ha detto Maroni. "Noi - ha proseguito - abbiamo ridotto all´osso la spesa e, dovendo applicare i Lea, i Livelli essenziali di assistenza nella sanità, il taglio di Regione Lombardia di 930 milioni di euro, totalmente ingiustificato, ci costringerà a chiudere degli ospedali. Tutto questo lo ribadiremo in Commissione, confidando che Renzi passi finalmente dalle parole ai fatti perché nell´incontro avuto con le Regioni ha mostrato apertura sul criterio dei costi standard". "Se terrà fede a questo impegno, anche se dubito che lo farà - ha concluso il presidente -, allora noi siamo pronti a discutere e a ragionare, altrimenti sarà una dichiarazione di guerra". Corte Conti Ha Promosso Nostri Bilanci Senza Alcun Rilievo - "La Corte dei Conti dall´anno scorso fa il giudizio di parifica anche sulle singole Regioni - ha spiegato ancora Maroni -. Per quanto riguarda la Lombardia ha analizzato due Bilanci e non c´è stata una sola eccezione, perché io coltivo un ottimo rapporto con la Corte dei Conti: abbiamo fatto un protocollo d´intesa che le consente di verificare online tutti i dati della Regione, tutti i conti e le singole spese e questo ha portato alla approvazione del Bilancio senza nessuna eccezione, senza nessuna considerazione negativa, quindi anche da questo punto di vista noi siamo un modello da imitare". Si Combattano Sprechi Dove Ci Sono Davvero - "Non nego che in alcune Regioni gli sprechi esistano - ha proseguito Maroni -, ma andiamo a vedere dove questi sprechi ci sono. Respingo l´affermazione ´Regioni uguale spreco´, perché non è così e sfido Renzi a venire in Lombardia e Veneto a dirci dove sono gli sprechi: se mi dice dove noi sprechiamo io taglio, perché, se noi abbiamo un costo pro capite per i Lombardi di 19 euro e ci sono regioni dove è di 220 euro, mi pare che lì bisogna intervenire. Questo vuol dire applicare i costi standard. Non è Nord contro Sud, ma Regioni virtuose contro Regioni sprecone. Questo è un principio di buon senso e di equità. I tagli lineari ci costringerebbero invece a tagliare i servizi, perché noi di sprechi non ne abbiamo". Effetto Tagli Pesante Per Tpl E Socio/sanitario - "Gli effetti che la manovra avrebbe sui conti della Regione Lombardia sarebbero molto pesanti: riduzione della spesa socio sanitaria di 750 milioni, riduzione di spesa per il trasporto pubblico locale di 155 milioni - che vuol dire azzerare il contributo di Regione Lombardia per il tpl alle Province - e una riduzione di 60 milioni per tutto il resto, territorio, ambiente, Expo, attività produttive, istruzione". "Ridurre la spesa sociosanitaria di 750 milioni vuol dire dover chiudere delle strutture. Faccio riferimento ad uno studio fatto dal professor Giarda nel 2012, Governo Monti, sulla spesa pro capite delle singole Regioni da cui risulta che complessivamente in Lombardia fra Stato, Regione, Province e Comuni la spesa pro capite è di 3651 euro contro una spesa media di 4329, e non parliamo delle Regioni a statuto speciale. Per la sanità poi la Regione Lombardia ha una spesa pro capite di 1674 euro, la più bassa in assoluto tra tutte le Regioni. Il che significa che un taglio di 750 milioni di euro mi costringe a chiudere delle strutture sanitarie, cosa che io non voglio fare, ma temo di essere costretto", ha detto Maroni durante l´audizione dei rappresentanti della Conferenza delle Regioni, Province Autonome ed Enti locali, alla quale ha partecipato anche l´assessore all´Economia, Crescita e Semplificazione della Regione Lombardia Massimo Garavaglia. "Tutto questo è stato dibattuto in Consiglio regionale, e all´unanimità tutte le forze politiche, compresa l´opposizione, hanno votato la risoluzione in cui si impegna il presidente della Regione Lombardia a sostenere in ogni sede la necessità che i finanziamenti al sistema delle autonomie siano calcolati sulla base di un indice di efficienza, che premi la virtuosità nella gestione amministrativa sulla base di chiari e condivisi parametri di costo standard. Questo è quello che chiedo alla Commissione", ha spiegato Maroni.  
   
 

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