Notiziario Marketpress di
Martedì 11 Novembre 2014
LA REGIONE TOSCANA SOSTIENE LA PROPOSTA DI LEGGE PER IL VOTO AGLI STUDENTI IN ERASMUS
Firenze, 11 novembre 2014 – Anche la Regione sostiene la proposta di legge per estendere il diritto di voto agli studenti Erasmus. E´ il presidente Enrico Rossi ad annunciarlo nel corso della conferenza stampa organizzata per illustrare l´iniziativa portata avanti dall´associazione Erasmus Student Network Italia e già supportata da Enti locali e Università. "Certamente firmerò la proposta di legge – ha detto Rossi – e invito tutti i cittadini toscani a farlo. Questi giovani ci danno la possibilità di dimostrare che le istituzioni sono una cosa aperta". La rivendicazione nasce dal fatto che al momento votare all´estero è possibile soltanto per coloro che sono iscritti all´Aire (l´Anagrafe dei residenti all´estero), iscrizione obbligatoria soltanto per coloro che risiedono fuori dall´Italia per almeno 12 mesi. Il che di fatto escluderebbe dall´esercizio del diritto i circa 50 mila giovani che ogni anno decidono di trascorrere all´estero un periodo di durata inferiore (di solito 10 mesi) impegnati in programmi come Erasmus ma anche Leonardo, tirocini Placement, e altri. Buona parte di loro non sono in grado di esercitare questo diritto a causa dei costi da affrontare per ritornare in Italia. "Finalmente un segnale forte, la politica risponde alla generazione del futuro – ha commentato il responsabile del progetto per la Toscana Emanuele Scamardella - Per noi è una cosa drammatica, siamo esclusi da processi decisionali, siamo una generazione senza voto. La nostra proposta è di poter votare elettronicamente nel luogo di studio o di lavoro, cosa che snellisce le procedure bibliche di iscrizione all´Aire. La Toscana è la prima Regione italiana che ci risponde". Tra i punti della proposta: prevedere la possibilità di richiedere l´esercizio del voto all´estero per coloro che sono domiciliati in uno stato membro dell´Unione Europea per un periodo continuativo da un minimo di 1 mese a un massimo di 12; estendere tale possibilità ai familiari conviventi di chi temporaneamente è domiciliato in uno stato membro Ue; permettere conseguentemente il voto per corrispondenza tramite gli uffici consolari, così come previsto per gli iscritti all´Aire. Ci sarà tempo fino a febbraio 2015 per raccogliere le 50 mila firme necessarie affinché la proposta di legge popolare possa approdare in Parlamento.