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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Novembre 2014
 
   
  TRENI: IN LOMBARDIA L´USO CONTINUA A CRESCERE

 
   
  Milano, 18 novembre 2014 - "La Lombardia continua a fare la cura del ferro, da noi il numero dei passeggeri è continuamente in crescita". Lo ha detto l´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Alberto Cavalli, intervenendo al convegno ´Una cura del ferro per la Lombardia´, organizzato a Palazzo Pirelli, da un gruppo consiliare. Nel 2013, infatti, a livello nazionale, il numero totale dei passeggeri sulle linee locali si è ridotto, invece in Lombardia continua ad aumentare, arrivando a 670.000 persone trasportate al giorno. Mentre negli anni scorsi molte Regioni hanno tagliato i servizi, l´indagine ´Pendolaria 2013´ sottolinea "quanto politiche lungimiranti e investimenti producano risultati in Lombardia, Alto Adige, Toscana e Emilia-romagna". I Collegamenti Interregionali - Un nervo scoperto, in modo particolare in un momento di grave crisi economica, è quello dei servizi interregionali, a metà, dunque, fra 2 o più Regioni. "Per mitigare almeno in parte la scelta del Veneto - ha spiegato Cavalli -, che aveva deciso di non cofinanziare il collegamento Milano-venezia, abbiamo stanziato circa 2,5 milioni di euro in più all´anno per riattivare alcuni collegamenti tra Milano e Verona". Più Servizi E Ricerca Della Qualità - "Non solo abbiamo continuato a sostenere la crescita di trasporti collettivi - ha aggiunto l´assessore - ma abbiamo anche continuato a richiedere ai gestori un servizio di qualità". Cavalli ha ricordato che, proprio nella stessa indagine, si legge che "in Emilia-romagna, Toscana e Lombardia le richieste fatte ai gestori, sostanzialmente su standard di pulizia, frequenza dei treni e modernità dei convogli, permettono di recuperare soldi che vengono poi rigirati ai pendolari sotto forma di abbonamenti gratuiti e di ulteriori servizi ferroviari aggiuntivi". Prosegue il testo di Legambiente: "Le penali più consistenti per l´ultimo anno sono state applicate dalla Regione Lombardia (15,34 milioni di euro), dall´Emilia-romagna (3,5 milioni) e dal Veneto (1,09 milioni), a cui segue la Liguria (1 milione)". Lombardia Fronteggia Tagli Nazionali Con Risorse Proprie - La Lombardia è riuscita a garantire gli stessi servizi nonostante il taglio continuo delle risorse statali, "che sono state ridotte di un quarto, passando da 6,1 miliardi di euro a 4,9", destinando 440 milioni del proprio bilancio. Anche Emilia e Toscana hanno mantenuto nel tempo una certa continuità negli stanziamenti. In Lombardia questo ha significato l´acquisto di circa 60 nuovi treni. Lo Stato Non Ci Dà Abbastanza - "La Lombardia - ha detto ancora Cavalli - è di gran lunga la regione caratterizzata da più diffuso servizio di trasporti collettivi. E´ necessario però aprire insieme una forte vertenza nei confronti dello Stato, perché le risorse del Fondo nazionale trasporti già ridotte del 25 per cento devono essere destinate dove ce n´è più bisogno". La Lombardia, infatti, nel riparto delle risorse alle 15 Regioni a Statuto ordinario, percepisce il 17,36 per cento del Fondo nazionale per il Trasporto pubblico. A livello nazionale, la Lombardia rappresenta infatti: - il 22,47 per cento della mobilità svolta con mezzi pubblici - il 23 per cento della produzione di servizi ferroviari. Servono I Costi Standard - "Ci spetta dunque - ha sottolineato Cavalli - un 5 per cento in più di risorse, pari a 250 milioni di euro. Aggiungiamo questa richiesta a quella di introdurre i costi standard, sui quali insistiamo da tempo, che favorirebbero l´efficientamento complessivo del sistema da tutti auspicato. Non si possono mettere sullo stesso piano Regioni in cui i cittadini contribuiscono per il 46 per cento a coprire i costi del servizio (tramite biglietti e abbonamenti) e Regioni in cui i cittadini contribuiscono per il 15/20 per cento". Anche questa, per l´assessore - è una forma di "sperequazione a nostro danno", diversamente la Lombardia avrebbe infatti "risorse molto più importanti tramite la quali ridurre il carico sul Bilancio regionale o sviluppare nuovi servizi e nuovi investimenti".  
   
 

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