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Notiziario Marketpress di Martedì 03 Aprile 2007
 
   
  IL PARLAMENTO EUROPEO BOCCIA LA SOGLIA TOLLERANZA DELLO 0.9% DI OGM NEI CIBI BIOLOGICI ORA GLI AGRICOLTORI BIOLOGICI UMBRI ATTENDONO AZIONI CONSEGUENTI DALLA REGIONE PER EVITARE I RISCHI DI CONTAMINAZIONE IN CAMPO

 
   
  Il Parlamento europeo ha respinto la proposta di inserimento di una soglia dello 0,9% di tolleranza di Ogm anche nei prodotti biologici, come già avviene per quelli convenzionali. Lo ha fatto giovedì 29 marzo u. S. Approvando l’emendamento 171 che richiede l’esclusione della dicitura “Biologico” dall’etichetta dei prodotti “la cui contaminazione accidentale da parte di Ogm superi la soglia rilevabile dello 0,1%”. Considerando i margini di approssimazione minimi delle rilevazioni, lo 0,1% significa in pratica un’esclusione completa dalla contaminazione di organismi transgenici. Una decisione che in Umbria coinvolge e trova grande approvazione da parte di Aiab (Associazione Italiana agricoltura biologica), di oltre 1500 aziende locali, di 49 comuni e 28 associazioni regionali che, fino ad oggi, hanno prodotto secondo metodi organici, impegnandosi a non usare e non contaminare le produzioni con organismi geneticamente modificati. Una grande vittoria per l’intero movimento biologico italiano che da mesi conduce una battaglia contro la proposta contenuta nel testo del nuovo regolamento europeo sull’agricoltura bio. Altrettanto importante è la decisione del Parlamento Europeo di rimandare in Commissione Agricoltura il testo della proposta, per dirimere il conflitto di competenze tra Consiglio Europeo e Parlamento, riguardo la capacità decisionale sulla regolamentazione di questo settore. L’ultima parola su ogm e bio tocca ora al Consiglio Europeo. (B@n) Con questo voto, ottenuto anche grazie al lavoro di informazione e confronto fatto dal movimento biologico con il Governo italiano ed i gruppi parlamentari europei, il Parlamento dell’Ue, ha preso atto che i cittadini non vogliono e non si fidano del cibo geneticamente modificato. Una decisione che sancisce il diritto dei cittadini a non mangiare inconsapevolmente cibo contaminato e del diritto degli agricoltori a continuare a produrre cibi sani e buoni senza essere contaminati. Questa decisione del parlamento europeo rafforza la richiesta più volte fatta dagli agricoltori biologici, alla Regione dell’Umbria, di esprimersi contro l’impossibile coesistenza tra agricoltura sana e agricoltura geneticamente modificata, che metterebbe ulteriormente a rischio qualità e tipicità delle nostre produzioni, penalizzando ulteriormente l’agricoltura biologica che a differenza di quella convenzionale non ammette soglie, per altro nemmeno dichiarate in etichetta, di contaminazione da Organismi Geneticamente Modificati. .  
   
 

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