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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 04 Aprile 2007 |
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MIGLIORARE IL SISTEMA DEI BREVETTI IN EUROPA COSTI ANCORA ECCESSIVI RISPETTO A USA E GIAPPONE
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Bruxelles, 4 aprile 2007 - La Commissione europea ha pubblicato una comunicazione nella quale espone le sue idee su come migliorare il sistema dei brevetti in Europa e rilanciare il dibattito in materia. La concreta attuazione del brevetto comunitario e il miglioramento dell´attuale sistema di risoluzione delle controversie, insieme ad alcune misure di accompagnamento, dovrebbero rendere il sistema dei brevetti più accessibile e ridurre i costi per tutti. Il commissario per il mercato interno e i servizi Charlie Mccreevy ha dichiarato: "I brevetti hanno un ruolo trainante nella promozione dell´innovazione, della crescita e della competitività, ma il mercato unico dei brevetti è ancora incompiuto. Dalla consultazione delle parti interessate che abbiamo realizzato nel 2006 è emerso che l´Unione europea deve concretizzare la sua azione, in particolare per quanto riguarda il brevetto comunitario e le modalità di risoluzione delle controversie, perché nell´attuale economia globale, sempre più competitiva, l´Europa non può permettersi di perdere terreno in un settore cruciale come quello dei brevetti. Per questo motivo propongo di riconsiderare le varie alternative e di lavorare insieme al Consiglio e al Parlamento per raggiungere un consenso politico su un effettivo miglioramento del sistema dei brevetti". Perché una comunicazione sui brevetti? Secondo la comunicazione, il sistema attuale dei brevetti in Europa è molto più costoso dei sistemi statunitense e giapponese. Un brevetto comunitario eserciterebbe un´attrattiva molto maggiore rispetto ai modelli previsti nell´ambito del sistema esistente, costituito da un complesso eterogeneo di brevetti nazionali. Un brevetto europeo che designa 13 paesi è 11 volte più costoso di un brevetto statunitense e 13 volte più costoso di uno giapponese. L´attuale sistema di risoluzione delle controversie, che implica il rischio di più controversie sullo stesso brevetto in diversi paesi, comporta inutili costi per tutte le parti interessate e mina la certezza del diritto. Nel 2006, la difficoltà a compiere progressi, soprattutto in vista dell´istituzione di un brevetto comunitario, ha spinto la Commissione ad avviare un´ampia consultazione di tutte le parti interessate sul futuro regime dei brevetti. I risultati non lasciano dubbi riguardo all´urgente necessità di agire per introdurre in Europa un sistema dei brevetti semplice, economico e di alta qualità. La comunicazione mira a trarre conclusioni operative dalla consultazione delle parti interessate e a permettere al Consiglio di avviare una riflessione sulla riforma dei brevetti, specialmente per quanto concerne il brevetto comunitario e gli aspetti giurisdizionali. La comunicazione prevede varie misure di accompagnamento per migliorare il sistema dei brevetti, che riguardano in particolare la qualità dei brevetti, il trasferimento delle conoscenze e la tutela dei diritti brevettuali. Nel 2008 è prevista la pubblicazione di una specifica comunicazione sui diritti di proprietà intellettuale, che completerà la comunicazione sui brevetti trattando i problemi di carattere non legislativo e le questioni orizzontali ancora in sospeso in tutti i settori della proprietà intellettuale. Il brevetto comunitario Molte parti interessate sono favorevoli al brevetto comunitario quale soluzione in grado di apportare il maggior valore aggiunto all´industria europea nell´ambito della strategia di Lisbona, ma criticano l´approccio politico comune adottato dal Consiglio nel 2003, a causa degli elevati costi di traduzione e dell´eccessiva centralizzazione del sistema giurisdizionale proposto. La Commissione ritiene che sia possibile dar vita a un brevetto comunitario realmente competitivo e interessante a condizione che esista una volontà politica in tal senso. Ai fini dell´istituzione di una giurisdizione integrata a livello comunitario in materia di brevetti, occorre tener conto delle preoccupazioni riguardanti l´eccessiva centralizzazione della giurisdizione. Per quanto riguarda i costi di traduzione, la Commissione studierà insieme agli Stati membri come migliorare il regime linguistico al fine di ridurre i costi rafforzando nel contempo la certezza del diritto. Un sistema giurisdizionale integrato comunitario per i brevetti Da recenti discussioni con gli Stati membri è emersa una polarizzazione delle posizioni riguardo alla tutela giurisdizionale dei brevetti: se alcuni Stati membri sono favorevoli al progetto di accordo sulla risoluzione delle controversie in materia di brevetti europei (Epla) nell´ambito della convenzione sul brevetto europeo, altri sono invece favorevoli all´istituzione di una giurisdizione comunitaria specializzata nella risoluzione delle controversie riguardanti i brevetti europei e comunitari sulla base del trattato Ce. In tale situazione, la Commissione ritiene che sia possibile giungere ad un consenso su un approccio integrato che comprenda elementi sia dell´Epla che di una giurisdizione comunitaria. Un modo per avanzare potrebbe essere quello di riflettere sulla possibilità di istituire una giurisdizione unica specializzata, competente a risolvere le controversie riguardanti i brevetti europei e i futuri brevetti comunitari. Tale sistema potrebbe ispirarsi al modello dell´Epla ma consentire l´integrazione nella giurisdizione comunitaria. In un primo tempo, i lavori dovrebbero puntare essenzialmente a costruire un consenso tra gli Stati membri a partire dai principi sui quali tutti sembrano concordare. . |
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