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Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Dicembre 2014
 
   
  UE: PAWEł PAWLIKOWSKI: "IL CINEMA È UNA FINESTRA ALL´INTERNO DI NOI STESSI"

 
   
  Strasburgo, 18 dicembre 2014 - Ieri è stato assegnato il Premio Lux 2014 del Parlamento europeo a Ida, film polacco/danese del regista Paweł Pawlikowski. È la storia di un giovane ragazzo che incontra la zia e parte per un viaggio alla scoperta dei segreti oscuri del suo passato. Dopo la cerimonia abbiamo incontrato il regista e abbiamo imparato di più sulla storia del film, il suo successo e quello che pensa del cinema europeo. Iil film ha già avuto un grande successo - alcuni giorni fa è stato riconosciuto come il miglior film europeo alla cerimonia European Film Awards a Riga ed è nominato per i Golden Globes. Come spiega il successo di Ida? Mi aspettavo un po´ di successo perché l´ho realizzato esattamente come desideravo. Ma il fatto che abbia viaggiato nel mondo e sia stato visto da milioni di persone è del tutto surreale. Cosa significa ricevere il premio Lux del Parlamento europeo? Il premio di oggi è significativo perché dimostra che il Parlamento europeo protegge diversi film, film che non sono evidenti e penso che questo sia davvero un buon segno. Sono davvero felice di ricevere questo premio. Qual è il messaggio principale del film? Non c´è un messaggio. Non farei dei film se avessi un messaggio, scriverei dei libri. Il cinema è una finestra all´interno di noi stessi. La storia del film è triste, raccontata in bianco e nero, con scene statiche, che contribuiscono molto allo stato d´animo del film. Cosa risponde a coloro che dicono che il cinema europeo è spesso troppo buio e deprimente? Solo perché tratta di alcuni temi difficili, non significa che il film non possa avere una sorta di effetto positivo. Mi dispiacerebbe pensare che la tristezza definisce il cinema europeo. Ciò che è specifico al cinema europeo è che i film sono realizzati in modo libero. Non si concentrano su un tema o un problema specifico,e hanno una certa poesia. I registi europei trovano la forma che si adatta al contenuto e viceversa: non stanno facendo i film solo per fare soldi, che è molto difficile in questi giorni. Questo è ciò che l´Europa dovrebbe rappresentare e difendere. Ida può definirsi un film storico? Il film non è sull´olocausto. Il film è di molte cose, non può essere ridotto ad un aggettivo. Ho cercato di fare un film che tratti i temi universali: il senso di colpa, la debolezza, il perdono. Anche sui paradossi dell´anima umana e della storia.  
   
 

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