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Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Dicembre 2014
 
   
  "INFORMATICA TRENTINA CONTINUERÀ AD ESSERE SOCIETÀ DI RIFERIMENTO PER LA PROVINCIA"

 
   
   Trento, 18 dicembre 2014 - Le Cantine Rotari hanno ospitato la celebrazione per i 30 anni di Informatica Trentina. I dipendenti e gli amministratori dell’azienda hanno voluto ritrovarsi per rivisitare in una serata la storia della società di sistema dell’Ict che ha cambiato il Trentino, traghettandolo dall’era analogica a quella digitale: dai computer a fosfori verdi alle reti in fibra ottica e ai sistemi in Cloud. E così è stato, perché nel corso della serata, il pubblico è stato accompagnato nella rivisitazione multimediale della storia degli ultimi 30 anni: dal Centro Elaborazione Dati degli anni ´70 alle sfide di ammodernamento ed innovazione del nostro sistema rese pressanti dalla congiuntura economica corrente. Di futuro ha parlato invece il vicepresidente della provincia autonoma di Trento, Alessandro Olivi: “Informatica Trentina deve poter essere contemporaneamente la società che garantisce l´uniformità, l´interoperabilità e la qualità dei servizi informativi della pubblica amministrazione e nel contempo un acceleratore della crescita di un tessuto imprenditoriale privato nel distretto dell’Ict. Affinché le due funzioni possano svilupparsi al meglio - ha aggiunto Olivi - occorre avviare una discussione su quale sia il perimetro dentro il quale debbono rimanere funzioni pubbliche di carattere strategico e quali le possibili interazioni con il mercato. Tutto questo dovrà avvenire con l’obiettivo e la condizione permissiva rappresentata dalla salvaguardia delle competenze e la sicurezza sociale di tutti i lavoratori”. “Informatica Trentina –ha esordito il presidente Paolo Boschini –ha svolto un ruolo importante nella trasformazione del Trentino e spero di contribuire anche io a garantire alla società un futuro solido. Abbiamo ereditato una società con competenze e conoscenze su cui è possibile investire in futuro”. E´ stata la serata dell´orgoglio quella che si è celebrata ieri alle Cantine Rotari di Mezzocorona: gli oltre 300 dipendenti della società hanno ripercorso 30 anni di storia. Per primo lo ha fatto il presidente Paolo Boschini aprendo il programma di attività. Lo stesso orgoglio è stato rivendicato anche dal direttore generale Clara Fresca Fantoni che ha ringraziato tutti coloro i quali hanno costruito e portato avanti negli anni di Informatica Trentina: "La speranza è quella di poter continuare a lavorare per contribuire a migliorare il futuro del nostro territorio come strumento di sistema capace di rispondere in maniera efficace sia alle richieste della pubblica amministrazione che ai bisogni di servizi e risposte dei trentini”. Il filo conduttore dell´appuntamento è stato tessuto da Alessandro Garofalo che portato il pubblico dagli anni ’70 ad oggi, in un viaggio multimediale sospeso tra video, immagini, musica e testimonianze dei volti che hanno segnato la storia di Informatica Trentina. “Per capire i motivi per cui è stata fatta Informatica Trentina - racconta Paolo Passamani, ex direttore generale - bisogna risalire al decennio dal 1970 al 1980 e vedere i problemi di automazione per gli enti pubblici”. Uno dei problemi principali era la presenza di macchine “obsolete, a causa di vincoli burocratici che impedivano l’accelerazione e la velocità nel fare gli ordini”. In questo contesto venne emanata nel 1980, da cui prese forma Informatica Trentina, “nella convinzione che solo attraverso l’informatizzazione dei dati si poteva avere un formidabile potere conoscitivo per la programmazione provinciale.” Le partnership con altre realtà sono state un elemento fondamentale nei primi anni di vita di Informatica Trentina, come ad esempio quelle con Sip (oggi Telecom Italia) per collegare gli enti locali, con il ministero della Sanità per un sistema informativo sanitario e con Anci-unicem per l’informatizzazione dei Comuni. Nel suo video intervento, l’ex presidente Sergio Niccolini ha ricordato anche le collaborazioni con la Regione per l’informatizzazione del Catasto e Libro Fondiario - con la possibilità di accesso ai dati per i professionisti e per la progettazione urbanistica, con l’Università di Trento, l’Irst (oggi Fbk) e con Delta (oggi Dedagroup). “La Provincia ricercò un partner industriale che fosse in grado di supportare lo sviluppo e la crescita dell’azienda - conferma Marcello Battistoni, ex direttore generale -. Questo partner fu trovato in Finsiel, del gruppo Iri". Il trasferimento tecnologico e delle metodologie di sviluppo software furono sicuramente elementi di questa partnership, ma soprattutto venne trasferita una cultura d’impresa, dalle tecniche di gestione, alle metodologie di marketing e soprattutto ai piani di formazione dei dipendenti. “Mi ricordo che ci furono allora dei corsi della durata di 3 - 4 mesi, che non si riscontrano oramai più nel panorama nazionale!”, racconta Battistoni. Non sono mancate le testimonianze dei dipendenti di lungo corso, che hanno condiviso le storie e le foto del lavoro in Informatica Trentina, delle iniziative tra colleghi e di aneddoti che fanno parte a pieno titolo della storia aziendale. Le epoche storiche e tecnologiche si sono susseguite sullo schermo dietro al palco, mostrando il passare degli anni e le grandi evoluzioni in campo tecnologico. Verso la fine degli anni ‘80 si passa dall’It all’Ict - Information and Communication Technology e in questi periodo Informatica Trentina “ha raggiunto una competenza e una struttura di efficienza tale per cui era in grado di affrontare questa nuova sfida - spiega Giacomo Corrà, consigliere delegato di Informatica Trentina dal 1989 al 2002, nel suo video intervento - sviluppando applicazioni come internet provider, un esempio tra tutti Vivoscuola, e dimostrando di essere in grado di affrontare il mercato che si stava aprendo”. Ivano Dalmonego, presidente di Informatica Trentina dal 2001 al 2010, racconta il passaggio della società da azienda di mercato a “strumento di sistema” e le sue potenzialità: in un panorama frammentato come quello trentino una visione di sistema diventa indispensabile, in un’ottica di interoperabilità e riuso dei progetti validi, nonché in un periodo di contrazione delle risorse pubbliche: “I progetti di informatizzazione sono lo strumento abilitante all’innovazione, un driver fondamentale per la modernizzazione e l’innovazione sia del sistema pubblico che di quello privato”. Come chiarisce l’ex vice presidente Gianfranco Postal: “Per Informatica Trentina si poteva ipotizzare sia una soluzione di mercato, oppure continuare un rapporto con le pubbliche amministrazione che diventava esclusivo”. “Alla fine si optò per la seconda soluzione - racconta Postal - cioè quella di fare di Informatica Trentina la società in-house, la società strumentale di tutto il sistema pubblico trentino”. Nel primo triennio della crisi, Informatica Trentina ha rivelato, ancora di più, le proprie potenzialità sia in ambito pubblica amministrazione, sia per il supporto alle piccole e medie imprese locali “riversando sul sistema delle imprese una quota di domanda pubblica molto qualificata e molto innovativa in grado di stimolare le imprese stesse a crescere e a migliorare”. Come racconta Paolo Spagni, presidente dal 2010 al 2013: "L’indice di esternalizzazione di nuovi sviluppi ha raggiunto il totale dei nuovi sviluppi, con un consistente numero di ordini aggiudicati da imprese trentine". Spagni ha anche sottolineato il ruolo degli oltre 300 collaboratori dell’azienda, come preziosa risorsa per tutto il sistema pubblico trentino. Il video-intervento conclusivo è toccato all’ex vice Presidente Marino Simoni che ha sottolineato l’importanza di Informatica Trentina come "strumento fondamentale per il superamento del digital divide, non solo per la pubblica amministrazione ma anche per tutti gli enti del comparto locale. La partecipazione alla governance, ma anche la creazione di pacchetti di servizi dedicati agli Enti Locali, hanno permesso un maggiore coinvolgimento di questi ultimi in aggiunta allo sviluppo di soluzioni effettive".  
   
 

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