Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Gennaio 2015
 
   
  PADOVA E IL VENETO VERSO L’AZZERAMENTO DEL “DIGITAL DIVIDE”: IN PROVINCIA 9 IMPRESE SU 10 CONNESSE IN RETE E PER OLTRE L’80% DI QUESTE LA BANDA LARGA NON È PIÙ UNA CHIMERA.

 
   
  Padova, 12 gennaio 2015 - Tecnologia digitale, Padova e il Veneto in corsa per abbattere in tempi brevi il “digital divide” e garantire a cittadini e imprese una connettività tra i 2 e i 20 mega. Questo 2015 appena iniziato sarà dunque un anno decisivo: verrà ulteriormente abbattuto il “digital divide“, ossia il divario tra chi ha accesso alle tecnologie per la connessione a internet e chi ne è escluso. Il quadro della situazione è delineato dalla recente analisi “Digital divide e gli interventi in corso nel Veneto e in provincia di Padova”, elaborata dall’Ufficio studi della Camera di Commercio di Padova sulla base dei dati del Centro di Competenza Regionale sulla Banda Larga. Ma facciamo un passo indietro. Per arrivare a questo risultato la Regione Veneto dal 2010 ha pianificato una serie di interventi a più livelli. Nell’ordine: ampliare con interventi infrastrutturali la copertura del servizio a banda larga e fare formazione per eliminare il “digital divide” fra cittadini e aziende. Questo perché ci si è accorti che non si tratta solo di un problema di infrastrutture, ma esiste anche un limite culturale verso le nuove tecnologie. La situazione a giugno 2010 vedeva il Veneto con un “digital divide” pari al 18,6%, ossia quasi un quinto del territorio risultava scoperto (la media nazionale era del 22,8%), con intere zone senza Adsl. Sono stati programmati così 273 interventi per la posa di circa 1.000 chilometri di fibra ottica nelle aree non coperte, in 188 Comuni. Ad oggi, secondo i dati forniti dal Centro di Competenza Regionale sulla Banda Larga, il “digital divide” è stato più che dimezzato visto che ora il 92,8% del territorio ha una copertura adeguata, e per il proseguimento dei lavori la Regione Veneto - in accordo col Ministero dello Sviluppo Economico - ha previsto lo stanziamento di altri 22 milioni di euro. Il piano prevedeva che già entro la fine del 2014 appena concluso anche il rimanente 7,2% del territorio venisse coperto dalla banda larga. Lo stato dei cantieri inseriti sul Piano Regionale per lo sviluppo della Banda Larga, vede la provincia di Padova fra le aree con il maggior numero di Comuni coinvolti (ben 38) e di cantieri per l’apposizione di fibra ottica nel triennio 2013-2015: 48 in tutto, 39 dei quali già conclusi (dati aggiornati al 25 settembre 2014). Se già nel 2012 Padova era, tra le province del Veneto, seconda solo a Venezia per disponibilità dell’accesso a banda larga, oggi la situazione è decisamente migliorata con la chiusura di quasi tutti i cantieri per la posa della dorsale in fibra ottica. Per una mappatura più dettagliata, la Camera di Commercio di Padova ha utilizzato i dati forniti dal Censimento 2011 per le imprese della provincia fino a 9 dipendenti, dove si faceva riferimento anche alle modalità di connessione ad internet. Analizzando i dati, emerge un dato positivo: l’82% delle imprese aveva un collegamento a internet e di queste ben il 77% disponeva di una connessione a banda larga. Il 25% delle imprese, comunque, quattro anni fa si collegava ad internet mediante connessioni di tipo tradizionale. Tenendo conto che a dicembre 2012 la percentuale di popolazione in digital divide era del 7,2% mentre due anni prima toccava il 14,1% (dati del Ministero dello Sviluppo Economico), è ragionevole pensare che con gli interventi completati negli ultimi 2 anni il divario si sia ulteriormente ridotto. Ennesima conferma di questo netto miglioramento la offrono i dati sulla copertura della banda larga ricavati dal questionario sulla Customer satisfaction effettuato nel 2014 dalla Camera di Commercio. Delle 1.496 imprese rispondenti al quesito se la propria attività disponesse di una connessione a banda larga, solo 59 (pari allo 0,039%) hanno detto di non possedere il servizio a causa dell’assenza dell’Adsl o di altro servizio a banda larga nella zona. Si tratta prevalentemente di agenzie immobiliari, studi tecnici, carrozzerie ed altre attività di servizi. Solo 67 rispondenti non disponevano di un collegamento veloce ad internet per scelta, pur essendo il servizio disponibile sul territorio (pizzerie, esercizi con somministrazione di cibi e bevande, imprese di servizi per la persona, aziende agricole). Le criticità maggiori riguardano i seguenti Comuni: Campo San Martino, Cittadella, Correzzola, Curtarolo, Due Carrare, Fontaniva, Gazzo Padovano, Mestrino, Pernumia, San Giorgio delle Pertiche, Sant’angelo di Piove di Sacco, Torreselle di Piombino Dese, Vigonza, Villanova di Camposampiero. La necessità da parte delle imprese di avere un collegamento a banda larga via cavo è molto evidente ed è stata riportata in modo chiaro dalle imprese intervistate. Uno scenario, questo, al quale la Camera di Commercio di Padova è particolarmente attenta e sensibile. Lo dimostra il “Bando per la concessione di contributi a fondo perduto per l’innovazione tecnologica alle micro, piccole e medie imprese” della provincia di Padova, attuato nel 2014 dall’ente camerale mettendo sul piatto contributi totali per 870.000 euro, mirando a promuovere ed incentivare la cultura e lo sviluppo dell’innovazione fra le imprese. Come evidenzia il presidente Fernando Zilio “ il bando è solo un primo tassello del nuovo progetto pluriennale Innovapmi gestito direttamente dalla Camera di Commercio, che vedrà il proprio sviluppo nel triennio 2015-2017”. Questo strumento ha erogato contributi alle imprese per interventi riguardanti lo sviluppo di siti web e strumenti Ict a supporto della vendita e della promozione on line, e la consulenza specialistica per innovazione di prodotto e di processo. Ma l’impegno della Camera di Padova si vedrà anche quest’anno. Il supporto dell’ente alle imprese locali che intendono investire in innovazione tecnologica sul web è infatti confermato da un ulteriore stanziamento pari a 400.000 euro inserito nel Preventivo 2015 dell’ente camerale, sempre sotto forma di contributi. “Non mi stancherò mai di ripetere -chiude il presidente Zilio- come l’innovazione sia essenziale per permettere alle imprese padovane e venete di riposizionarsi negli scenari competitivi nazionali e internazionali”.  
   
 

<<BACK