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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Aprile 2007
 
   
  MARZOTTO: PROPOSTA LA CONVERSIONE OBBLIGATORIA ALLA PARI DELLE AZIONI DI RISPARMIO NON CONVERTIBILI IN AZIONI DI RISPARMIO CONVERTIBILI

 
   
  Milano, - Il Consiglio di Amministrazione di Marzotto Spa, riunitosi il 3 aprile 2007 , ha approvato la proposta di conversione obbligatoria alla pari delle azioni di risparmio non convertibili in azioni di risparmio convertibili della Società (la “Conversione Obbligatoria”), nonché le connesse modifiche dello Statuto sociale, da sottoporre all’Assemblea Straordinaria degli Azionisti e, successivamente, all’Assemblea Speciale degli Azionisti di Risparmio non Convertibili. La Conversione Obbligatoria risponde alle istanze formulate in tal senso in occasione dell’assemblea dei titolari di azioni di risparmio tenutasi lo scorso 12 marzo 2007; ad esito dell’operazione, infatti, tali azionisti avranno facoltà di scegliere se mantenere il proprio investimento in titoli privilegiati, ovvero, ove lo desiderassero, convertire le proprie azioni di risparmio convertibili in azioni ordinarie della Società, in conformità alle previsioni dello Statuto sociale. La Conversione Obbligatoria, d’altronde, permetterà a Marzotto di semplificare la struttura del capitale sociale, mediante riduzione ad una sola categoria di azioni di risparmio, e di ottenere benefici in termini di risparmio di costi di gestione societaria. Si prevede, inoltre, che ad esito della conversione, si determini un consistente incremento del flottante e degli scambi medi giornalieri delle azioni di risparmio convertibili e un maggiore apprezzamento dei titoli della Società da parte del mercato e degli investitori istituzionali, per effetto del concentrarsi delle operazioni degli azionisti e degli investitori su due sole linee di quotazione. La Conversione Obbligatoria avverrà mediante l’attribuzione, per ogni azione di risparmio non convertibile, di una azione di risparmio convertibile di nuova emissione, avente le stesse caratteristiche ed il medesimo godimento dei titoli di risparmio convertibili in circolazione: le azioni di risparmio convertibili assegnate in conversione saranno quotate, al pari delle azioni convertibili in circolazione, sul Mercato Telematico Azionario. All’esito di tale operazione, invece, tutte le azioni di risparmio non convertibili saranno annullate e quindi sarà revocata la loro quotazione sul Mercato Telematico Azionario. La Conversione Obbligatoria si prevede potrà intervenire a far tempo dal quindicesimo giorno di borsa aperta successivo all’iscrizione delle delibere assunte al riguardo dall’assemblea straordinaria degli azionisti e dall’assemblea speciale degli azionisti di risparmio, e comunque in epoca successiva al pagamento dei dividendi relativi all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2006. A seguito della stessa gli azionisti di risparmio non convertibili diventeranno titolari di azioni di risparmio convertibili della Società e, quindi acquisiranno i diritti patrimoniali e amministrativi, che la legge e lo Statuto sociale attribuiscono alle azioni di risparmio convertibili (tra cui il citato diritto di convertire tali azioni alla pari in azioni ordinarie nel mese di novembre di ogni anno), ferma restando la possibilità di esercitare il diritto di recesso, ai sensi degli artt. 2437, comma 1, lett. G) del Codice Civile. Il valore di liquidazione delle azioni per le quali sia esercitato il diritto di recesso sarà determinato, in conformità all’art. 2437- ter, comma 3, cod. Civ. , facendo esclusivo riferimento alla media aritmetica dei prezzi di chiusura delle azioni di risparmio non convertibili Marzotto nei sei mesi che precedono la pubblicazione dell’avviso di convocazione dell’assemblea le cui deliberazioni legittimano il recesso. Il Consiglio di Amministrazione, con riferimento alla Conversione Obbligatoria, ha dato mandato al Presidente di provvedere alla convocazione dell’Assemblea Straordinaria degli Azionisti e dell’Assemblea Speciale degli Azionisti di Risparmio non Convertibili. Le date delle Assemblee verranno rese pubbliche con le modalità previste dallo statuto sociale. .  
   
 

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