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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Febbraio 2015
 
   
  COMMERCIO ESTERO: ASSOCAMERESTERO, CHIUSURA D’ANNO RECORD PER L’EXPORT ITALIANO A DICEMBRE IN AUMENTO DEL 2,6% LE ESPORTAZIONI RISPETTO AL MESE PRECEDENTE, IL MIGLIOR DATO DEL 2014. SALDO RECORD DEI CONTI CON L’ESTERO (CIRCA 43 MILIARDI DI EURO), L’ATTIVO PIÙ CONSISTENTE DALL’INIZIO DELLE RILEVAZIONI STATISTICHE

 
   
   Roma, 18 febbraio 2015 – Bilancio più che positivo nel 2014 per le imprese italiane all’estero, complice anche il più basso livello di importazioni degli ultimi 4 anni: solo nel mese di dicembre, l’incremento delle vendite è pari al 2,6% rispetto al mese precedente, mentre su base annua si registra un +6,3%, il dato migliore da gennaio 2013 e un risultato secondo, in ambito europeo, solo a quello della Germania (+10,0%). “I segnali positivi che vengono dalle nostre imprese testimoniano la forte capacità di presidio dei mercati esteri, anche in una situazione congiunturale complessa a livello nazionale. Una vocazione all’internazionalizzazione che porta il saldo dei nostri conti con l’estero, per la prima volta da quando sono disponibili le rilevazioni statistiche, a raggiungere la cifra record di circa 43 miliardi di euro nel 2014, sfondando addirittura il tetto degli 86 miliardi di euro se si considera il surplus al netto della componente energetica”, sottolinea Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero, commentando i dati Istat sul commercio estero diffusi oggi. A livello settoriale, recuperano posizioni, riducendo il loro disavanzo, l’agroalimentare e l’elettronica (con un calo del deficit rispettivamente di 56 e 101 milioni di euro), mentre guadagna terreno il surplus dei mezzi di trasporto (+309 milioni di euro) e della meccanica, che supera quota 50 miliardi, pari a circa il 60% dell’attivo Made in Italy. In merito ai mercati di riferimento, continua l’ascesa dei Paesi Extra-ue, che nel 2014 guadagnano altri 0,5 punti percentuali e rappresentano il 46,2% dell’export complessivo, mentre nel 2010 la quota era pari al 42,1%. A fare da traino le vendite negli Stati Uniti (+10,2% rispetto al 2013) e l’incremento dell’export verso tutta l’Area asiatica, ovvero: Cina (+6,6%), Paesi Eda (economie dinamiche dell’Asia esclusi Cina e Giappone, +9,6%) e Asean (+5,1%). Preoccupa, invece, la forte contrazione delle esportazioni in Russia (-11,6% rispetto al 2013), dovuta alla crisi internazionale, nonché verso alcuni partner di prossimità quali Svizzera (-6,4%) e Turchia (-3,3%).  
   
 

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