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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Marzo 2015
 
   
  IVA EBOOK E CORTE GIUSTIZIA UE: POLILLO (AIE): “GLI EDITORI ITALIANI E LE ALTRE ASSOCIAZIONI EUROPEE E INTERNAZIONALI CHIEDONO OGGI, INSIEME, ALLA COMMISSIONE UE DI CAMBIARE LA NORMATIVA IN MATERIA. BRUXELLES DEVE ELIMINARE QUESTA STORTURA TRA LIBRI ED EBOOK”

 
   
  Milano, 9 marzo 2015 - La risposta degli editori italiani e delle altre associazioni europee e internazionali alla sentenza della Corte di Giustizia Ue che condanna la Francia e il Lussemburgo per aver equiparato l’iva tra libri ed ebook è una lettera aperta al presidente della Commissione Junker, al presidente del Parlamento europeo Schultz e al presidente del Consiglio europeo Tusk affinché si intervenga sulla direttiva comunitaria per eliminare la stortura che penalizza lo sviluppo del libro e della lettura nell’intero continente. Un testo proposto dalla Federazione degli Editori Europei (Fep), dalla Federazione delle associazioni europee degli scrittori (Ewc) e dalla Federazione europea e internazionale dei librai (Eibf), sottoscritto dal presidente dell’Associazione Italiana Editori (Aie) Marco Polillo: “Noi, rappresentanti del mondo del libro, siamo fermamente convinti – recita il testo della lettera - che il valore di un libro non dipenda dal suo formato o dal modo in cui i lettori vi accedano. Per questo sollecitiamo la Ue ad agire rapidamente per modificare la legislazione in materia, per consentirne l’adeguamento al progresso tecnologico e per rimuovere un serio ostacolo allo sviluppo del mercato e-book. Un’iniziativa della Commissione in questa direzione si inserirebbe nel suo programma di lavoro in cui si afferma che "le barriere al digitale sono barriere all’occupazione, alla crescita e al progresso”. “L’italia ha già fatto la propria scelta verso una equiparazione delle forme di lettura – ha commentato Polillo - ma da cittadini ed imprenditori europei pretendiamo che anche l’Ue affronti la questione in maniera definitiva consentendo agli Stati membri di sancire una verità a nostro avviso inconfutabile: un libro è un libro”.  
   
 

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