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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Marzo 2015
 
   
  COMMERCIO ESTERO: ASSOCAMERESTERO, INIZIO 2015 IN FORTE CALO PER L’EXPORT ITALIANO A GENNAIO, L’EXPORT PERDE TERRENO: -2,5% RISPETTO AL MESE PRECEDENTE, IL CALO PIÙ CONSISTENTE DA FEBBRAIO 2013. ANCHE IL SURPLUS MADE IN ITALY IN AFFANNO RISPETTO AL 2014

 
   
  Roma, 19 marzo 2015 – Segnali di flessione per l’export ad inizio 2015: le vendite di prodotti italiani diminuiscono del 2,5%, nei dati destagionalizzati, rispetto a dicembre 2014, il calo più consistente da febbraio 2013. In particolare, i mercati Extra-ue, che fino ad oggi avevano in qualche modo bilanciato la stagnazione del mercato europeo, accusano forti segnali di rallentamento, con un -2,4% rispetto a dicembre. Anche il surplus Made in Italy, pur mantenendosi in territorio positivo, risulta in contrazione, riducendosi in un anno di 1,6 miliardi di euro. Il dato export è in linea con quello dei principali partner europei: nello stesso periodo, infatti, la Francia sperimenta un calo delle esportazioni analogo a quello italiano, mentre la Germania si ferma al -2,1% e il Regno Unito arriva al -3,0%. “Probabilmente scontiamo il calo che nei mesi scorsi aveva colpito anche gli ordinativi esteri, su cui si è scaricato un clima di incertezza legato alle aspettative circa la svalutazione dell’euro. – sottolinea Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero, commentando i dati Istat sul commercio estero diffusi oggi – Gli operatori economici hanno aspettato di verificarne direttamente l’impatto e questo ha contribuito a frenare momentaneamente la domanda estera. Già a dicembre gli ordinativi segnano, però, una forte ripresa (+8,1%) e le aspettative sul calo dell’euro si sono addirittura rafforzate. Alla luce di questo scenario, ci attendiamo quindi per i prossimi mesi un’inversione di tendenza”. Per i settori, subisce una forte battuta d’arresto anche un comparto traino come la meccanica (-6,0% le esportazioni rispetto a gennaio 2014), che vede ridursi il proprio avanzo con l’estero di 300 milioni di euro e attestarsi su un valore di 2,9 miliardi. Riguardo i Paesi, in flessione le vendite verso i principali partner europei, mentre sul versante Extra-ue prosegue l’avanzata del Made in Italy negli Stati Uniti: il mercato assorbe circa il 20% dell’export italiano al di fuori dell’Ue a 28 e nel solo mese di gennaio l’incremento delle vendite raggiunge il 23,5%.  
   
 

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