VALDARNO ARETINO, UN PATTO PER CONIUGARE SVILUPPO E QUALITÀ DELLA VITA AL VIA SUBITO UN PROGETTO CONCRETO: UN ´INCUBATORE´ DI NUOVE IMPRESE A CAVRIGLIA
Firenze, 12 aprile 2007 - Coniugare lo sviluppo economico del territorio con i bisogni sociali delle persone: è questa la finalità di fondo del ´Patto per lo sviluppo sostenibile del Valdarno aretino´ che è stato illustrato ieri pomeriggio al presidente della Regione Toscana Claudio Martini da una rappresentanza dei firmatari (presenta tra gli altri il presidente della provincia di Arezzo Vincenzo Ceccarelli). L´intesa è stata sottoscritta dalla Provincia, dai dieci comuni dell´area, dalle associazioni di categoria e dalle organizzazioni sindacali che si sono ritrovati uniti su un concetto di fondo: la competitività del sistema di imprese del territorio deve abbinarsi alla qualità della vita delle persone. "Condivido e apprezzo lo spirtio del patto - ha commentato il presidente Martini - sia per le finalità che si propone, sia per le modalità con cui è stato sottoscritto: la presenza di tutti i comuni dell´area e delle rappresentanze delle parti economiche e sociali è un segnale positivo di concertazione e di vitalità del territorio". Il patto avrà sin da settembre una sua prima realizzazione concreta: nascerà infatti nel territorio di Cavriglia un ´incubatore di imprese´ cioè uno spazio fisico che sarà messo a disposizione di nuove imprese capaci di impegnarsi su due tematiche ben determinate: lo sviluppo di energie rinnovabili e il risparmio energetico. L´incubatore potrà ospitare queste aziende e assisterle nella delicatissima fase di avvio. Molte altre saranno poi le tematiche su cui si confronterà il patto in relazione al miglioramento della qualità della vita: al centro saranno, per esempio, i temi dell´aggiornamento professionale o del sostegno alle imprese nascenti, come quelli delle condizioni abitative o di lavoro e della disponibilità di servizi pubblici e privati. . .