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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Aprile 2007
 
   
  PRIMA PRODUZIONE DI LOGAN NELLO STABILIMENTO NASHIK IN INDIA

 
   
  Roma, 12 aprile 2007 Dopo il lancio del modello in presenza dei rappresentanti della stampa indiana a Mumbai, il 3 aprile 2007, il Presidente di Renault, Carlos Ghosn, ha visitato il sito produttivo di Logan a Nashik, nel Maharashtra. In occasione della visita, commentando il rapido avviamento della produzione di Logan in India, ha dichiarato: « Meno di due anni dopo la sottoscrizione dell’accordo di joint-venture con i nostri partner Mahindra, la prima Logan esce dalle linee di produzione dello stabilimento di Nashik. Questo risultato è stato raggiunto grazie al know-how di Renault nel campo dell’ingegneria prodotto/processo, della qualità e degli acquisti, sommato al know-how industriale di Mahindra, alla sobrietà del loro approccio, alla loro approfondita conoscenza della clientela indiana, nonché all’impegno degli operatori di questo sito. Ritengo che i nostri clienti indiani saranno entusiasti del risultato». Secondo l’accordo sottoscritto a Mumbai il 21 marzo 2005, la joint-venture Mahindra-renault è stata creata per fabbricare e commercializzare la berlina Logan sul mercato indiano, a partire dall’inizio del 2007. Con un investimento dei due partner stimato inizialmente a 700 crore[1] (51% per Mahindra e 49% per Renault, proporzionalmente alle rispettive partecipazioni), la joint-venture dispone di una capacità produttiva iniziale di 50. 000 unità annuali, con un’organizzazione in due turni. Questa joint-venture di tipo « win-win» consente a Mahindra di vendere per la prima volta autovetture in India – fino ad oggi, in effetti, Mahindra era presente soltanto sul mercato dei veicoli commerciali polivalenti e dei trattori – e a Renault di entrare sul mercato automobilistico indiano. L’india rappresenta un mercato cruciale per Renault che, nel Piano Renault Contrat 2009, si è prefissata l’obiettivo di vendere 800. 000 vetture supplementari nel mondo entro il 2009. Una quota significativa di tali vendite dovrebbe essere coperta da tale mercato. Successivamente a tale data, l’India contribuirà anche al proseguimento dello sviluppo internazionale del gruppo. In effetti, con una popolazione di 1,1 miliardi di abitanti, il paese fruisce di una forte crescita economica, che ha superato l’8% nel 2006. Il mercato automobilistico si è sviluppato del 16,8% l’anno dal 1998 al 2006, attestandosi a 1,15 milioni di unità nel 2006 (autovetture e veicoli commerciali), con una spiccata preferenza per le auto di dimensioni piccole e medie (segmenti indiani A, B & C). Convinta del potenziale di crescita del mercato indiano, Renault ha preso una seconda iniziativa per rafforzarvi la sua presenza, impegnandosi a creare un sito produttivo integralmente nuovo a Chennai entro il 2009, nell’ambito di una partnership con Mahindra e Nissan. Il sito disporrà di una capacità produttiva iniziale di 400. 000 unità/anno. Il programma Logan è stato ideato in una prospettiva di sviluppo internazionale, e contribuisce agli obiettivi di crescita definiti dal piano Renault Contrat 2009. Logan rappresenta una quota importante dell’obiettivo di crescita di 800. 000 unità supplementari. Dal lancio, in settembre 2004, Logan si è rivelata un successo mondiale tanto sui mercati emergenti quanto su quelli maturi. Dal lancio, sono state vendute nel mondo oltre 450. 000 Logan. All’inzio del 2007, Logan è commercializzata in 51 paesi su cinque continenti (47 paesi con marca Dacia, 4 con marca Renault). L’allargamento della famiglia Logan è iniziato con l’arrivo di Logan Mcv, alla fine del 2006, e Logan Van, all’inizio del 2007. Oggi, Logan è prodotta in quattro paesi: Romania, Russia, Marocco e Colombia. Indipendentemente dall’India, la vettura sarà prodotta in altri due paesi a partire dal 2007: Iran e Brasile. Senza tener conto del futuro progetto di Chennai, in India, la capacità produttiva prevista entro il 2009 è di circa 1 milione di unità. Logan è fabbricata nello stabilimento Mahindra di Nashik, a 180 km a nord-ovest di Mumbai, nello Stato del Maharashtra. È il primo sito a produrre versioni di Logan con guida a destra. Gli investimenti effettuati nello stabilimento hanno permesso di modificarne gli allestimenti, per integrarvi le linee produttive di Logan. Lo stabilimento di Nashik comprende 4 reparti principali: imbutitura, lamiere, verniciatura e montaggio. Le cadenze di produzione dello stabilimento raggiungeranno le 12 unità/ora. È stato costruito un capannone di 12. 000 m2 dedicato a Logan, con un reparto carrozzeria e una zona logistica, collegato al nastro trasportatore centrale dello stabilimento preesistente. Gli impianti comprendono moduli di pre-assemblaggio, una linea di produzione principale e tre robot di aggraffatura per le porte. Il reparto imbutitura e quello di verniciatura sono condivisi dalle linee di produzione di Logan e di Scorpio. Il reparto verniciatura è stato trasformato, per permettere l’applicazione del mastice nel sottoscocca lungo il flusso di produzione. È stato creato per Logan anche un reparto di iniezione delle cere. Il reparto montaggio di Logan è stato installato in un capannone completamente ristrutturato, di una superficie totale di 18. 000 m², di cui 6. 000 m² costruiti ex-novo e 12. 000 m² rinnovati. Gli impianti comprendono un’area di stoccaggio delle scocche verniciate, di una capacità di 36 unità, una linea di montaggio, una linea di preparazione del motopropulsore, banchi a rulli, una zona di controllo qualità e un controllo qualità in modalità statica e dinamica prima della « firma in bianco » (che garantisce che l’auto è completa e conforme). Le auto vengono collocate in un’area di parcheggio prima della consegna. Tutti i reparti sono collegati da un nastro trasportatore centrale, lungo circa 4 km, che trasferisce da un reparto all’altro tutte le scocche prodotte a Nashik. Il progetto industriale di Nashik è stato diretto da un’équipe comune Renault e Mahindra. Per 9 mesi, una ventina di ingegneri del progetto Renault sono stati distaccati a Nashik nei diversi dipartimenti (reparto imbutitura, carrozzeria, verniciatura, sellerie, telaio, qualità) per installare e registrare gli impianti produttivi. Dopo l’accordo di produzione, le operazioni sono affidate alle équipe incaricate dell’ingegneria dello stabilimento, dirette da un ingegnere esperto di Renault. In linea con tutti i siti produttivi del Gruppo Renault, lo stabilimento di Nashik applica il sistema di produzione Renault, che definisce con estrema precisione le procedure organizzative e industriali. Battezzato Spr, questo sistema consiste nell’individuare e formalizzare le migliori prassi industriali attuate nell’ambito dell’Alleanza, nella prospettiva di facilitarne la condivisione nell’insieme del Gruppo e di migliorare costantemente tali standard. Il sistema Spr prevede numerosi livelli di controllo: ciascun operatore controlla il proprio operato; in ogni reparto, un esperto si accerta della qualità dei sottogruppi prodotti. All’uscita dalla linea, vengono sistematicamente verificate la tenuta e le funzioni elettriche e meccaniche di ogni auto. Le singole vetture sono poi testate su un banco a rulli e percorrono un breve circuito di prova, per validare la qualità dell’assemblaggio finale. La qualità è al centro della relazione tra Renault e i suoi fornitori. I piani di miglioramento sono stati definiti in collaborazione con fornitori indiani e i progressi sono attentamente seguiti da esperti di Renault-mahindra. Il contenuto locale rappresenta il 50% dei componenti acquistati, e sono in corso piani d’azione per portare progressivamente tale quota a 60%. Lo stabilimento di Nashik occupa attualmente 3. 500 persone, di cui 1. 100 su postazioni produttive dedicate al progetto Logan. All’inizio del progetto, è stato attuato un programma di formazione completo e preciso. Dopo l’assunzione, i nuovi operatori hanno seguito una formazione culturale su Mahindra, Renault e il progetto Logan, e successivamente un primo programma di formazione, volto a migliorare l’abilità manuale nell’ambito della procedura del Sistema di Produzione Renault, e un secondo sulla carrozzeria e il modello di vettura, per effettuare operazioni conformi al metodo « I do – We do – You do » [io faccio, noi facciamo, voi fate]. Gli operatori hanno poi affrontato un esame di valutazione delle performance: sono stati autorizzati a lavorare sulla linea di produzione della vettura soltanto coloro che hanno ottenuto un voto L3 o superiore. I migliori operatori, nominati Operatori Senior, hanno visitato lo stabilimento Dacia di Pitesti, in Romania, per osservare il funzionamento delle linee di produzione di Logan. Sono tornati a Nashik con nuove conoscenze sul progetto e la gestione di uno stabilimento, nella prospettiva di raggiungere lo stesso livello di performance e di qualità di Pitesti. A fine marzo 2007, erano state erogate 1,65 milioni di ore di formazione ad un migliaio di operatori dello stabilimento. Il sito realizza attualmente una campagna intensiva di reclutamento di operai, tecnici, magazzinieri e conducenti di carrelli elevatori. Complessivamente, sono stati assunti nel 2006, per il progetto Logan, 500 nuovi dipendenti, di cui 350 operai. La partnership industriale tra Renault e Mahindra ha già prodotto i primi risultati. Renault ha imparato molto dai colleghi indiani. La loro professionalità e la sobrietà della loro visione dell’attività commerciale coincidono perfettamente con gli obiettivi di redditività di Renault. Le sinergie tra i partner consentiranno non soltanto di proporre ai clienti indiani prodotti che avranno voglia di acquistare, ma anche di mostrare come Renault può sfruttare tali sinergie in tutta la sua attività commerciale. Parallelamente, Renault ha messo a disposizione le sue competenze in tema di qualità, ingegneria e acquisti: fattori che contribuiranno allo sviluppo di Mahindra e, più in generale, del settore automobilistico in India, infondendogli una nuova energia nel momento in cui l’India si afferma come potenza economica del Xxi secolo. La migliore ricompensa non si è ancora concretizzata, poiché l’ambizione condivisa dei partner è creare una collaborazione « win-win», tesa ad assicurare la soddisfazione dei clienti indiani, che potranno guidare automobili di classe internazionale in termini di qualità, spazio, prezzo, modernità e styling. [1] 125 milioni di euro, al momento della sottoscrizione .  
   
 

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