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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Aprile 2007
 
   
  FIRMATO IL DECRETO SUL CONTROLLO DELLA PRODUZIONE DEI VINI DOC E DOCG UN RUOLO CHIAVE SVOLTO DALLA REGIONE PIEMONTE

 
   
  Un sistema più rigoroso di controllo e tracciabilità, esteso a tutti i vini a denominazione di origine sia controllata che garantita, offrirà al consumatore la migliore garanzia sull’origine del prodotto e sul pieno rispetto dei disciplinari di produzione. E’ questo il significato del Decreto Ministeriale sul controllo della produzione dei Vqprd (vini di qualità prodotti in regioni determinate), firmato dal Ministro per le Politiche Agricole Paolo De Castro nei giorni scorsi. “L’emanazione del Decreto – afferma l’assessore all’Agricoltura Mino Taricco - costituisce motivo di particolare soddisfazione per la Regione Piemonte e per me personalmente, in qualità di coordinatore delle Regioni per la filiera vitivinicola, avendo lavorato a lungo per portare a compimento un progetto impegnativo, che ha visto l’attiva partecipazione delle istituzioni e dell’intera filiera nello sforzo comune di tutelare e valorizzare le produzioni di qualità. ” Il Decreto prevede la possibilità di avvalersi, per i controlli, di una pluralità di soggetti: Consorzi di Tutela e loro associazioni, Enti pubblici, organismi privati. Questo consentirà di sfruttare al meglio le sinergie esistenti nei diversi territori, rispetto all’attuale struttura produttiva e organizzativa del comparto: sarà infatti la filiera vitivinicola a presentare alla Regione la proposta di individuazione del soggetto incaricato di svolgere i controlli. Alla Regione, in un rapporto di leale ed efficace collaborazione con il Ministero, viene assegnato un importante ruolo nella certificazione dei soggetti incaricati, nel loro coordinamento e nella vigilanza sull’attività svolta. “Questo Decreto, oltre a rilanciare il ruolo delle regioni – sottolinea Taricco – costituisce il compimento di tutto l’impianto normativo realizzato in questi decenni sulle denominazioni di origine, che sono state la chiave di volta del risanamento della viticoltura italiana. Inoltre rappresenta l’avvio di un percorso per la revisione della legge 164/92, la legge quadro per la viticoltura, introducendo il principio di “terzietà” dei controlli. Ovvero, ci sarà un soggetto terzo, tra produttori e consumatori, riconosciuto da Ministero e Regioni, che garantirà la qualità dei nostri prodotti per l’utente finale. Ritengo che questo sia un risultato fondamentale per rilanciare e rinnovare l’alleanza tra il mondo della produzione e il pubblico dei consumatori e degli appassionati di vino di qualità. ” .  
   
 

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