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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Aprile 2007
 
   
  PIANO DI INVESTIMENTI DI AUTOVIE VENETE

 
   
   Trieste, 12 aprile 2007 - Autovie Venete, gli aspetti finanziari della Spa regionale ma senza dimenticare il Piano industriale, la terza corsia, il passante di Mestre, i nuovi caselli, la sicurezza: la società è stata passata al setaccio dai consiglieri della I Commissione. Al presidente Franco Brussa (Margh) il compito di sottolineare come il momento, per Autovie Venete, sia particolarmente importante anche alla luce del recente incontro che la Regione ha avuto con il ministro dei Trasporti, Antonio Di Pietro, e delle questioni aperte con il Governo soprattutto in merito alla nuova legge sul rilascio delle concessioni. Che il momento sia impegnativo è stato confermato dal presidente di Av, Giorgio Santuz, accompagnato dall´amministratore delegato, Pietro Del fabbro, e dal direttore operativo, Riccardo Riccardi. Santuz ha definito la società una struttura strategica e non di mera mobilità. Gestiamo il passaggio di circa 100mila veicoli ogni giorno - ha aggiunto. Negli ultimi 10 anni il traffico pesante è aumentato del 60% mentre quello leggero del 30%: una mole di mezzi che rende centrale il tema della sicurezza e delle possibili soluzioni, come può esserlo la costruzione della terza corsia. L´introduzione del presidente Santuz ha dato il la ad una lunga serie di domande poste dai consiglieri di opposizione, dove il leit motiv è stato avere delucidazioni in merito ai tempi di realizzo della terza corsia, alla conclusione della A28 tra Sacile e Conegliano e relativo pedaggio, all´aumento delle tariffe, al trasporto pesante, alla perdita di introiti causata dalla costruzione del passante che assorbirà chi oggi transita per la tangenziale di Mestre, alla trasformazione della Villesse-gorizia in tratta autostradale, all´impiego degli utili della Spa e alle nuove regole per le concessionarie. Se, poi, Isidoro Gottardo (Fi) si è soffermato sullo scempio che si registra in certe aree di sosta da parte soprattutto di camionisti che le utilizzano come aree di servizio quando non sono attrezzate per questo scopo, Adriano Ritossa (An) ha chiesto anche della liberalizzazione della tratta autostradale Lisert(ts)-villesse(go) e Renzo Petris (Ds) di risolvere la trentennale questione della A28 senza dimenticare la Lestans-gemona. Roberto Asquini (Fi) ha aggiunto il divieto di sorpasso per i Tir e l´adeguamento dei caselli di Latisana e di Redipuglia, mentre il collega Gaetano Valenti cosa accadrà al ponte appena inaugurato lungo la Gorizia-villesse quando ci sarà l´allargamento delle corsie stradali. Luca Ciriani (An) ha voluto sapere anche del ruolo degli azionisti privati nel determinare la redditività di Av e dei problemi sorti con il nascere di Friulia Holding, invece Alessandra Guerra (Ln) dei 200 miliardi di lire che a suo dire la Finanziaria 2001 prevedeva per Av e di cui ne sono stati utilizzati solo 20, e che fine ha fatto la convenzione con Anas del 1999 e reiterata nel 2001. Infine Maurizio Salvador (Udc) ha affermato che, fosse stato per lui, non avrebbe mai dato corso al lotto 29 della A28 (i 4 chilometri tra Godega e Conegliano) mentre ritiene insufficienti i caselli dotati di Telepass. I dirigenti di Autovie Venete chiamati in audizione dalla I commissione hanno reso noto che gli investimenti previsti nel Piano finanziario che la società ha presentato ad Anas sono pari a circa 1,6 miliardi, con una redistribuzione degli utili minimale e in linea con le richieste del Governo. Si tratta - ha aggiunto l´assessore regionale Lodovico Sonego - di 6,9 milioni a fronte di 26,6 milioni del passato quinquennio di gestione, e comunque si tratta di un evento eccezionale perché questa amministrazione vuole che tutti gli introiti di Av siano riutilizzati per il miglioramento della stessa azienda e delle opere che gestisce. Il punto di partenza è che il Piano finanziario sul quale Av sta lavorando è del 1999-2004 e non è mai stato modificato. Il Governo oggi impone che gli aumenti dei pedaggi siano in proporzione agli investimenti fatti, le concessionarie devono rispettare la tempistica imposta per legge per realizzare i progetti altrimenti perderanno la concessione, e non potranno più essere fatti in-house ma attraverso appalti che saranno affidati sulla base di gare a evidenza pubblica. Siamo sostanzialmente in linea con il Governo - ha risposto Santuz - ma se facciamo ricorsi è perché dobbiamo pensare al bene dei nostri azionisti e il 24 aprile lo faremo capire al ministro Di Pietro. Noi non rappresentiamo alcuna lobby. Stimiamo che il passante di Mestre ci farà perdere la metà del traffico - ha aggiunto Sonego - e altrettanti introiti: non siamo disposti a rinunciare ai nostri ricavi, ecco perché non firmiamo la nuova concessione. Solo se Av disporrà dei ricavi adeguati sarà nella condizione di avere un Piano industriale bancabile, ovvero otterremo che le banche ci sostengano per l´apertura dei mutui necessari alla messa in cantiere delle opere. Quanto a queste, si è appreso che Av ha intenzione di effettuare una concertazione con le categorie degli autotrasportatori per risolvere la questione dei sorpassi tra mezzi pesanti e le soluzioni per aumentare la sicurezza, nonché un incontro, il 14 aprile, con Ferrovie italiane per valutare i problemi con la costruzione del Corridoio V. Il nuovo ponte sulla Villesse-gorizia sarà affiancato da un secondo, che ne allargherà le corsie, ma che la tratta diventasse autostradale è stato chiesto già nel ´99, con Anas che ha passato le consegne solo a novembre 2005. Le tariffe oggi possono essere modificate solo sulla base degli accordi 1999-2004, mentre la bozza della nuova legge parla di parametri quali la qualità dell´asfalto, l´incidentalità, la tipologia dei mezzi, l´incidenza degli investimenti. Per la cronicità di traffico lungo la tangenziale di Mestre, Av ha concordato un protocollo con il prefetto di Venezia per cui i Tir non saranno incolonnati solo su una corsia, ma su due. La tratta autostradale è stata dotata di pannelli a messaggio variabile che segnalano la presenza di incidenti o lavori in corso, comunque tutta la rete è controllata dalla centrale operativa di Palmanova. Non risulta che ad Autovie siano destinati 200 miliardi della Finanziaria, mentre il numero dei Telepass è proporzionale tra chi utilizza questo sistema e chi ancora si ferma per il pedaggio. Per l´A28 la Regione ha scelto una gestione aperta da Portogruaro a Pordenone, con l´installazione di una barriera tra il bivio di Cimpello e Pordenone-centro commerciale. Per la costruzione della terza corsia, prevista tra Quarto d´Altino e Villesse (il progetto preliminare compreso di studio di impatto ambientale è stato approvato dal Cipe due anni fa), deve tener conto del passaggio, accanto, del treno ad alta velocità/alta capacità (si parla di "armonizzazione dell´opera con la linea ferroviaria Av/ac tratta Venezia-ronchi dei Legionari") altrimenti ci troveremo con Ferrovie italiane che dovrebbe buttare giù tutti i sovrappassi e rifarli, con costi di miliardi di euro, ma il parallelismo porta comunque un aggravio per 310 milioni che non dovranno pesare sul Piano di investimenti di Av. La realizzazione avverrà in 4 lotti, il primo dei quali sarà Quarto d´Altino-san Donà di Piave. .  
   
 

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