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Notiziario Marketpress di
Giovedì 12 Aprile 2007 |
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GRANDE SUCCESSO ESTERO PER HYDROGEN
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Il 2007 è un anno di importanti riconoscimenti a livello internazionale per Hydrogen, l’azienda di luxury sportswear i cui capi esclusivi conquistano diventando -come già avvenuto nel nostro paese- veri e propri oggetti “cult”. Presente in tutto il mondo ad eccezione di Cina e Sud America, l’azienda padovana ha dimostrato notevoli potenzialità e una presenza crescente nei mercati stranieri dove la domanda è in aumento, tanto che il valore dell’export nel solo Giappone ha raggiunto il 10% del fatturato annuo, pari a 1 milione di euro. Quello giapponese rappresenta un mercato particolarmente interessante per Hydrogen anche come punto di riferimento della moda a livello mondiale. Il brand è presente dal 2004 attraverso un distributore locale in selezionate boutiques (a Tokyo, Kyoto, Osaka, Kobe e Fukuokatenjin) e riscuote un enorme successo perché- spiega Alberto Bresci- “i giapponesi amano sentirsi speciali, la sensazione di esclusività che puo’ dare un capo d’abbigliamento in edizione limitata. Questa è -in primis- la filosofia sottesa al nostro marchio, offrire un prodotto “povero“ ma unico, di qualità e stile, rivolto a un target elevato”. La stessa distribuzione diretta si inserisce in un’ottica selettiva privilegiando un solo negozio top per città, sia in Italia che all’estero. In Benelux, dal 2004 ad oggi, sono stati scelti i più esclusivi negozi di abbigliamento, che si rivolgono a una clientela “amante dello stile iperclassico smitizzato dal capo sportivo trendy e di lusso“. Negli Usa, dove Hydrogen è presente dalla East alla West Coast in boutiques multibrand di lusso e nel famoso department store Sacks Fifth Avenue, gli obiettivi dell’azienda si concentrano nella ricerca di un punto di riferimento che segua la distribuzione in un’ottica di espansione. In generale, da qui ai prossimi 2 anni Hydrogen mira a potenziare la rete distributiva per coprire più capillarmente i paesi coinvolti, consolidando e estendendo l’enorme consenso ottenuto nel mondo. Risultati importanti per un’ azienda che opera in un mercato fortemente di nicchia e con pochissimi anni di attività alle spalle. Il giovane brand nasce infatti nell’agosto 2003 grazie allo spirito imprenditoriale di Alberto Bresci e dei soci Matteo Bergo, Giovanni Castiglioni di Mv Agusta, con l’idea di creare capi alternativi e divertenti reinventando lo sportswear di lusso. La prima idea vincente è la Camicia Avvocato, fedele riproduzione di una vecchia camicia in jeans appartenuta all’Avvocato Agnelli e donata da Lapo Elkann. Prodotta in edizione limitata, diventa il simbolo di un nuovo look radical chic e rappresenta la genesi della successiva collaborazione che dà vita a un veri capi “cult”, le felpe Fiat. Prodotte in edizione limitata, diventano immediatamente ambitissime da giovani, manager, professionisti e appartenenti al jet set internazionale. Hydrogen è la prima griffe a proporre operazioni di co-marketing e sulla scia del successo ottenuto vengono coinvolte in seguito aziende italiane prestigiose, estranee al mondo della moda e fortemente brand- oriented come Mv Agusta, Lamborghini, Wally Yachts, Perfetti. Nel 2005 nasce una collaborazione esclusiva e a sfondo umanitario con il Principe Emanuele Filiberto di Savoia per la produzione di capi “limited editon” con lo stemma della Casa Reale. In pochi anni Hydrogen diventa un marchio top nel suo settore realizzando una crescita esponenziale del fatturato, grazie al successo dei co-branding e del marchio Hydrogen. Quest’ultimo ha sfondato sul mercato con le sue felpe diventate oggetti di culto e ha in seguito esteso la produzione, per un total look che comprende pantaloni, jeans, camicie, maglieria in cachemire, giacche, polo, giubbini e accessori esclusivi e rivolti a un target selezionato. In termini economici - spiega Alberto Bresci- “la maggior parte del fatturato dell’azienda deriva dai prodotti a marchio Hydrogen, che alla fine del 2006 hanno fatto raggiungere i 10 milioni di euro (il 100% in più rispetto al 2005) con un utile del 30%. I progetti di co-branding hanno invece un impatto che si traduce in un forte ritorno a livello d’immagine”. Il successo di Hydrogen rappresenta anche una rinnovata conferma della forza del made in Italy: i capi sono per la maggior parte prodotti nel nostro paese da una rete di fornitori, soprattutto in Veneto. Punto forte dell’azienda è l’aver saputo innovare, allontanarsi dal concetto comune di moda per intraprendere una strada originale che si sta dimostrando vincente in Italia e nel mondo. . |
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