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Notiziario Marketpress di Giovedì 30 Aprile 2015
 
   
  TORGNON, TRA STORIA E CULTURA

 
   
  Se nella frazione di Chaté e Chatrian sono stati individuati due insediamenti preistorici a dimostrare che Torgnon era già abitato prima della dominazione romana, nel 1176 una bolla di Alessandro Iii cita la chiesa di San Martino nella Valle Tornina. Dal Medioevo il Comune fece parte della Signoria dei Cly, il cui dominio si estendeva al di là delle Alpi, fino a Sion. Durante il governo, particolarmente tirannico di Pierre de Cly, il feudo di cui faceva parte Torgnon fu conquistato dai Savoia (nel 1376) che lo amministrarono per circa 200 anni per mezzo di un castellano. Nel 1462 iniziò la costruzione dei rascard, sede attuale del Musée Petit Monde, il più completo ecosistema museale della Valle d’Aosta. Un raccard a schiera (unico esempio nella regione valdostana), una grandze e un grenier sono oggi testimoni di un passato che rischia di essere dimenticato. Nel 1550, Torgnon fu ceduto alla famiglia Moralis, poi ai Fabri, ai Roncas e infine ai Bergera che nel 1750 rinunciarono definitivamente ai diritti feudali sul Comune di Torgnon. Del periodo delle signorie restano i canali di irrigazione, tra i quali "Pan Perdu", i rascard, il mulino di Etirol e le vestigia dell´ospizio di Chavacour. L´ospizio di Chavacour era situato sulla via che collegava il territorio di Torgnon col vicino Vallese attraverso i colli Chavacour, For, Collomb e Théodule. Queste vie servivano al commercio del bestiame e del vino moscato di Chambave. Altre date importanti per il comune di Torgnon? Nel 1874 Albin Lucat e Victor Maquiganz scalarono la Punta Tzan, mentre nel 1912 arrivò la linea elettrica fino al capoluogo e nel 1929 il telefono. Al 1925 risalgono le prime documentazioni relative al turismo estivo che si concretizzano con l’apertura del primo hotel, il Belvedere (ora diventato una casa con appartamenti privati), nel 1937. Nel 1962 avvenne la costruzione della sciovia Mongnod-septumian portando alla nascita della Sirt, la Società Impianti Risalita Torgnon inglobata oggi nella Cervino Spa. Museo Petit Monde Nella frazione isolata di Triatel, sulla créta de Triaté, il più tipico dei musei etnografici valdostani. Un raccard a schiera, una grange e un grenier formano un unico complesso architettonico e museale di notevole prestigio e valore storico. Costruiti tra il 1463 ed il 1700, si sono mantenuti fino ai giorni nostri in ottimo stato di conservazione. Interessanti sono le tecniche di costruzione e i particolari architettonici. Il museo è dotato di moderne apparecchiature multimediali che consentono al visitatore di sperimentare una modalità di visita attiva: l´utente è libero di scegliere autonomamente il proprio percorso di visita e di interagire con il contesto. Oltre alle esposizioni all’interno degli tsé, i visitatori possono apprezzare anche la bellezza e la tranquillità del luogo. Il Raccard a schiera (1463-1503) Il raccard (o rascard) a schiera è stato costruito con tronchi di larice su dei pilotis a forma di fungo, che favorivano la ventilazione e impedivano ai roditori di salire. Era utilizzato per immagazzinare il fieno e soprattutto i covoni di grano per completarne l’essicazione prima della trebbiatura a mano. All´interno, le sale d´esposizione sono dedicate alle attività agricole e pastorali: il fieno, il grano, il mulo e la mucca. La Grange (1700) La grange (o grandze) è stata edificata con le stesse tecniche di costruzione del raccard. L’area centrale era utilizzata per la battitura del grano; negli tsé vi sono esposti gli oggetti utilizzati per la preparazione dei prodotti tipici della cultura contadina e anche gli attrezzi del falegname e del boscaiolo: il latte, il pane, la carne, il boscaiolo e il falegname. Il Grenier (1476) Il grenier, costruito su un basamento di pietra, era un locale di conservazione delle provviste. La parte in legno, costruita in tavole di legno squadrate e perfettamente incastrate tra loro, era suddiviso in piccole cellule che appartenevano a diversi nuclei famigliari. L’origine e l’evoluzione del villaggio Il sito per la costruzione del primo nucleo abitativo venne scelto con cura; questa località ai piedi della Tsan, ricca d’acqua, ben esposta e facilmente difendibile, non poteva passare inosservata. La comunità dei residenti, attraverso i secoli, in stretta collaborazione, ha disboscato, dissodato, scavato ruscelli, costruito terrazzamenti e tutte le strutture necessarie. La vita, il funzionamento, lo sviluppo sociale alla base della comunità sono degni di nota. Gli abitanti del villaggio vivevano in simbiosi con il territorio, al ritmo delle stagioni e dei lavori agricoli; la loro vita si era concentrata intorno all’abitazione, alla stalla e al fienile, ai locali per la conservazione dei prodotti e agli edifici collettivi: la latteria, il mulino, il forno, la scuola e la cappella. Lo sfruttamento del terreno era razionale. Quasi tutte le famiglie possedevano terreni in fondovalle, a Chambave. In primavera e in autunno si trasferivano a la plaine per coltivare la vigna, gli orti e gli alberi da frutta. Il Museo Petit Monde è aperto a luglio nel fine settimana e ad agosto tutto il mese (tranne il lunedì), dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 18:00. Ingresso libero. Negli altri mesi su prenotazione per visite collettive. Per info: www.Torgnon.org/musee-petit-monde    
   
 

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