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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Giugno 2006
 
   
  PINUCCIO SCIOLA IMPIANTO SONORO SCOLPITO PARCO PUBBLICO DI VILLA DELLE ROSE BOLOGNA 18 GIUGNO – 16 LUGLIO 2006

 
   
   Bologna, 12 giugno 2006 - Una vera e propria mostra-concerto, tutta da ascoltare e da toccare, dove protagoniste assolute sono le Pietre Sonore di Pinuccio Sciola, combinate questa volta con un’innovativa sperimentazione tecnologica, per permettere ai visitatori di essere a loro volta creatori della loro stessa esperienza artistica. Impianto sonoro scolpito, a Bologna dal 18 giugno al 16 luglio 2006, si svolgerà all’interno dello splendido parco pubblico di Villa delle Rose, dépandance espositiva della Galleria d’Arte Moderna di Bologna, e sarà un’occasione unica per rivedere il rapporto tra lo scultore, la materia e il suo pubblico, all’interno di un nuovo contesto di fruizione dell’arte, lontano dai circuiti tradizionalmente deputati ad ospitare mostre ed esposizioni. Da un’idea dei giovani professionisti della Bottega di Giovanni Lindo Ferretti, la mostra è stata realizzata con il sostegno della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, della Regione Sardegna che ha condiviso le finalità culturali e sociali dell’evento, del Sindaco di Bologna Sergio Cofferati, dell’ Assessorato alla Cultura del Comune di Bologna, che ha inserito la manifestazione nel cartellone estivo 2006 della città, della Galleria d’Arte Moderna, e con il patrocinio della Regione Emilia Romagna. Più di venti installazioni, tutte rigorosamente senza titolo, scelte e portate a Bologna per valorizzare al meglio la magia dell’arte nascosta nei monoliti di Pinuccio Sciola, classe 1942 da San Sperate, provincia di Cagliari, che da più di dieci anni concentra il suo lavoro di ricerca cercando il suono laddove, apparentemente, il suono non c’è. Opere enormi, su cui sono stati applicati sofisticati sensori tecnologici, realizzati da Bottega Bologna in collaborazione con l’Ircam – Centre Pompidou di Parigi, che “leggono” le pietre e ne trasmettono il suono, modificato di volta in volta dagli stessi movimenti del pubblico, attraverso un sistema di diffusori appositamente creati dagli ingegneri botanici e sound designer di Giardino Sonoro, i primi a importare in Italia la cultura dei giardini sonori. Una mostra che rappresenta la prima, grande personale in Italia di un artista, che da piccolo aveva come solo passatempo il picchiar le pietre cercando le forme che l’istinto gli diceva, unico come pochi a capire che come artista era ancora tutto da costruire, che ha girato il mondo, ma che alla fine è sempre tornato nella sua terra bruciata dal sole. Un artista costantemente alla ricerca della voce delle pietre, ammirato e invidiatoci da tutto il mondo, rincorso da Renzo Piano per il suo Auditorium della musica a Roma, dalla Krizia stilista per le sue sfilate milanesi, invitato, unico italiano nel 2004, a partecipare alla mostra parigina “L’elogio della natura” nel Jardin du Luxemburg. Gillo Dorfles ha scritto che “le pietre di Pinuccio Sciola hanno il potere di suscitare l’equivalente di un evento sacro”. Perché Sciola parla con le pietre e ad esse affida i suoi messaggi all’Universo. Le pietre di Sciola non solo comunicano ma celebrano il legame imprescindibile dell’artista con la sua terra e impongono al visitatore di immergersi nelle sue opere e nella sua cultura. Le magie di Sciola hanno le dimensioni di monoliti enormi, basalti stellati tagliati longitudinalmente da parte a parte, incisioni chirurgiche verticali, orizzontali, lacrime perfette nelle loro forme geometriche, che incidono profondamente la pietra e dai quali si libera il suono per il tocco della mano o semplicemente per il passaggio del vento. Voci che raccontano di un dialogo fitto, incalzante, dell’artista con le pietre, di domande e di risposte continue, che trasudano e stillano un rapporto di totale simbiosi. Poco più di un anno fa, dopo le sculture di Henry Moore, sessanta opere di Sciola vennero dislocate nella vie della città di Lussemburgo, oggi i menhir di Pinuccio Sciola sono a Bologna in una sede espositiva che è un parco pubblico, labirintico, ma che meglio di ogni altra sede può rispondere alla poetica di Pinuccio Sciola, e far ascoltare al pubblico i suoni dell’anima delle sue pietre, dure e dolci come l’uomo che le ha scolpite. Durante tutta la durata della mostra sono in programma otto appuntamenti con la cultura sarda (ogni martedì e giovedì) per il Salotto di pietra che verrà allestito all’interno del Cortile d’Onore di Palazzo d’Accursio in piazza Maggiore. Inoltre, a partire dal 21 giugno, si svolgerà un ciclo di quattro conferenze fra arte, tecnologia, soggetto e suono, dal titolo “cirConferenze”, che si svolgeranno, ogni mercoledì, all’interno del Parco delle Rose. .  
   
 

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