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Notiziario Marketpress di
Giovedì 04 Giugno 2015 |
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LAVORO: IN FVG DISOCCUPAZIONE IN AUMENTO TRA LE DONNE
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Trieste, 4 giugno 2015 - Le stime sull´occupazione rilasciate in data odierna da Istat per il primo trimestre 2015 indicano, per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia, che persiste una dinamica contrattiva (-1 pc su base tendenziale) dell´occupazione, a valere interamente per le donne, mentre in lieve ripresa è il livello dello stock maschile. Pesante la contrazione nell´industria, con -8.500 occupati nell´industria in senso stretto e quasi altrettanti nelle costruzioni. La flessione occupazionale complessiva, superiore alle 3mila unità è attenuata dall´incremento dell´occupazione in agricoltura (+1,8mila) e nei servizi (+11,5mila). Il calo dell´occupazione colpisce per lo più il lavoro dipendente (-2,5mila). Flette il tasso di occupazione di un decimo di punto (da 63,2 a 63,1 per cento) con ampie differenze di genere. Quello maschile passa dal 70,6 al 71,3, quello femminile dal 55,8 al 54,8%. Ancora in aumento, e quindi in controtendenza rispetto al dato medio nazionale, l´andamento della disoccupazione (ed il tasso di disoccupazione), in aumento di circa un migliaio. Come per l´occupazione, il peggioramento riguarda solo la componente femminile, mentre per quella maschile si evidenzia un aumento. Il tasso di disoccupazione passa dall´8,5% del primo trimestre 2014 all´8,8 per cento. L´aumento riguarda le donne, che superano la soglia del 10 per cento, mentre per gli uomini si registra una flessione (da 7,8 a 7,6 pc). In flessione anche le forze di lavoro, che passano da 541 a 539mila, ma stabile rimane il tasso di attività (69,2 per cento), con un rialzo per la componente maschile. "Il peso della crisi economica - commenta l´assessore regionale al Lavoro, Loredana Panariti - grava soprattutto sulla componente femminile del mercato del lavoro. Sono oltre 4 mila le occupate in meno, con un tasso di occupazione femminile che denuncia un netto calo (dal 55,8 al 54,8 pc) e un tasso di disoccupazione femminile che si attesta al 10,3 per cento". "Al fine di porre rimedio a quello che rischia di diventare sempre di più un fenomeno di esclusione dal mercato del lavoro - osserva Panariti - la Regione si impegnerà per rafforzare i programmi finalizzati a potenziare l´occupabilità femminile, nella certezza che la chiusura del gap di genere sul mercato del lavoro può determinare una buona spinta per l´intera economia regionale, rappresentando, il lavoro delle donne, un importante motore dello sviluppo. E´ questa, quindi, una delle principali precondizioni necessarie per uscire dalla crisi". |
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