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Notiziario Marketpress di
Venerdì 12 Giugno 2015 |
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IL GEOMUSEO REDAGNO ESPONE NUOVI REPERTI DEL BLETTERBACH
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Musei - La vertebra di un sauro marino, fossili di conifere e ginkgo, impronte di sauri: sono alcuni dei nuovi reperti che vanno ad ampliare la mostra permanente del Geomuseo Redagno. Il riallestimento è frutto della collaborazione tra Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, Geoparc Bletterbach e Muse di Trento. Nell´ambito di un progetto di ricerca finanziato dalla Provincia autonoma di Bolzano, negli scorsi anni il Museo di Scienze Naturali dell´Alto Adige e il Muse di Trento hanno potuto studiare con attenzione reperti fossili provenienti dalla Gola del Bletterbach. I più significativi tra essi integrano ora la mostra permanente del Geomuseo Redagno, riallestita in occasione del decennale del Geoparc Bletterbach. Entrambe le istituzioni sono strettamente legate sia a livello scientifico che amministrativo. "Siamo soddisfatti della riuscita collaborazione tra Museo di Scienze Naturali dell´Alto Adige e Geoparc," sottolineano il direttore del Museo di Scienze Naturali Vito Zingerle e il presidente del Geoparc Bletterbach Peter Daldos. Negli ultimi anni essa è stata rafforzata e ampliata, comprendendo non solo la supervisione scientifica di questo sito Patrimonio Mondiale Unesco, ma anche la formazione delle guide del Geoparc e l´accompagnamento di gruppi internazionali di ricercatrici e ricercatori. Tra i nuovi reperti esposti al Geomuseo di Redagno si trovano la più antica vertebra di ittiosauro finora ritrovata nelle Dolomiti, risalente al periodo Triassico, ovvero a 250 milioni di anni fa, calchi degli antenati del ginkgo e fossili di conifere del Permiano (260 milioni di anni fa). "Vi è inoltre anche l´orma di un arcosauro, gruppo di rettili da cui sono nati poi i dinosauri," spiega la paleontologa del Museo di Scienze Naturali dell´Alto Adige Evelyn Kustatscher. "Si può a buon diritto affermare che il Geomuseo custodisce i tesori del Bletterbach, tanto più che i nuovi ritrovamenti si aggiungono ad altri fossili già esposti: ad esempio la lastra con 27 calchi di pesci, ritrovati nella parte più interna della Gola," sottolinea Kustatscher. La collaborazione tra Museo di Scienze Naturali dell´Alto Adige, Muse di Trento e Geoparc ha permesso anche di aggiornare i pannelli del Geomuseo con le nuove conoscenze scientifiche e di proporli, oltre che in italiano e in tedesco, anche in inglese. Il Geomuseo ha sede nella Casa Peter Rosegger a Redagno/aldino e si può visitare ogni giorno fino al 31 ottobre in orario 9.30-18. Info: Museo di Scienze Naturali dell´Alto Adige, via Bottai 1, Bolzano, tel. 0471 412964, web http://www.Museonatura.it/ Per saperne di più sui musei in Alto Adige: http://www.Musei-altoadige.it/ |
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