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Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Giugno 2015
 
   
  MIGRANTI, ´NUOVI ARRIVI IN PIEMONTE: NUMERI ALTI, MA GESTIBILI. UN NUOVO APPELLO AI COMUNI DELLA REGIONE´

 
   
   Torino, 29 giugno 2015 - Nell´ultimo fine settimana sono stati tratti in salvo oltre 2.000 migranti diretti sulle coste italiane che si vanno ad aggiungere a tutti coloro che sono giunti in Italia nell´ultimo periodo. Per questo motivo il Ministero dell´Interno ha chiesto alle Regioni un ulteriore sforzo nell´accoglienza dei migranti sul territorio. È stato richiesto alle Prefetture del Piemonte di provvedere all´accoglienza di 1.307 migranti che saranno distribuiti sulle varie province secondo i criteri definiti in sede di Tavolo di Coordinamento Regionale: 523 alla provincia di Torino; 217 a quella di Cuneo; 159 a quella di Alessandria; 136 a quella di Novara; 81 a quella di Asti; 67 a quella di Biella; 65 a quella di Vercelli; 59 a quella di Verbania. In Piemonte le presenze al 22 giugno sono di 4.475 migranti ospitati nelle strutture temporanee e Sprar. " Questa nuova ripartizione è stata fatta dal Ministero dell´Interno in un´ottica di riequilibrio delle presenze tra le Regioni. I numeri sono significativi ma non devono essere strumentalizzati perché la situazione al momento è sotto controllo. Nelle prossime settimane abbiamo intenzione di convocare una riunione con l´Anci per sensibilizzare i sindaci piemontesi ad ampliare la rete Sprar su tutto il nostro territorio, trasformando l´accoglienza da emergenziale in strutturale " - ha dichiarato Monica Cerutti, assessora all´Immigrazione della Regione Piemonte che poi ha concluso - " Oggi ho visitato una struttura di accoglienza a Orta, dove l´amministrazione comunale è impegnata a creare le condizioni per coinvolgere i propri cittadini/e nel progetto di inclusione. Il nostro obiettivo deve essere quello di aiutare i Comuni accompagnandoli rispetto alle attività di accoglienza, oltre a richiedere che il Governo definisca rapidamente gli incentivi ai Comuni virtuosi. Se nella nostra regione tutti i Comuni si dichiarassero disponibili in proporzione ai loro abitanti, potremmo tranquillamente sostenere questi nuovi arrivi ".  
   
 

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