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Notiziario Marketpress di
Martedì 30 Giugno 2015 |
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FOOD EAST: FLESSIBILITÀ PER LE PICCOLE PRODUZIONI
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Udine - La flessibilità sulle produzioni alimentari, soprattutto le piccole e quelle che fanno a capo alle microimprese, è stato il tema affrontato nel corso della terza sessione del Forum "Food East" a Udine. Moderata da Claudio Filippuzzi, presidente del Parco agrolimentare di San Daniele, la tavola rotonda è stata aperta dalla relazione di Koen Van Dick, della direzione generale Sanità e Sicurezza alimentare della Commissione europea. Van Dick ha parlato della flessibilità nella legislazione europea in materia di igiene, tratteggiando la serie di deroge che la Ue ha adottato per la salvaguardia delle produzioni alimentari legate alla tradizione dei territori, in caso di cibi con caratteristiche particolari o per le piccole imprese. "Tutti gli Stati membri possono presentare notifiche, d´altra parte la Commissione è impegnata nello sforzo per dare comunicazione, eliminare disparità di applicazione che a volte sono state rilevate, semplificare ulteriormente la normativa", ha reso noto Van Dick. Nathan Philippo, della Food standard Agency di Londra, ha portato l´esperienza di questa agenzia che supporta le piccole imprese con l´adeguamento di un prontuario - con una piattaforma informatica - che semplifica la normativa Haccp (analisi dei rischi) in materia di igiene alimentare. Anche il ministero della Salute sta ponendo grande interesse sul tema della flessibilità normativa sulle produzioni alimentari. Giuseppe Plutino, della direzione generale per l´Igiene e la Sicurezza degli alimenti e la nutrizione del ministero, ha reso noto, per esempio, che il dicastero sta preparando per settembre le linee guida per la raccolta del cibo nella grande distribuzione da destinare agli indigenti e sta seguendo un tavolo di lavoro per redigere le nuove norme per i cosiddetti "home restaurant". Manlio Palei, del servizio Sanità pubblica veterinaria della Regione, ha quindi relazionato sullo stato di avanzamento del progetto regionale sulle piccole produzioni locali. Palei ha fatto riferimento all´utilizzo della flessibilità rispetto alla normativa comunitaria in materia di igiene alimentare, portando come esempio il sistema malghivo regionale. "La Regione con questo progetto si è impegnata a garantire gli stessi standard di sicurezza alimentare anche nelle produzioni delle microimprese che si occupano di tenere viva la produzione caratteristica del Friuli Venezia Giulia", ha osservato. Attualmente le piccole produzioni locali in Friuli Venezia Giulia sono un centinaio e si possono localizzare sul sito www.Ppl.regione.fvg.it Come sia decisivo per la scelta di marketing puntare sulle filiere di prodotti ad alto valore tradizionale, legati al territorio e comunicati addirittura nelle lingue minoritarie, è stato confermato dagli studi di Sandro Sillani dell´Università di Udine. |
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