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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Aprile 2007
 
   
  GRAN TOUR DELLA QUALITÀ ALIMENTARE 2007 WWW.CONSORZIOFIA.IT/GRANTOUR I NEGOZI DI QUALITÀ, “TUTOR” DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI DI QUALITÀ

 
   
  Una promozione che coinvolgerà, dal 14 al 27 maggio 2007, 100 negozi ed enoteche di Milano e 500 tra vini e prodotti italiani. 3,3 milioni di Euro il fatturato previsto. Tra il 38% e il 42% il riordino atteso. Il Terzo appuntamento del Gran Tour della Qualità Alimentare, si terrà a Milano dal 24 al 27 di maggio 2007. Dal 14 al 27 di maggio, in 100 negozi ed enoteche di Milano, associate ad Assofood, Associazione Esercenti il Commercio Alimentare Tradizionale al Dettaglio, aderente all’Unione del Commercio e del Turismo di Milano, Confcommercio, avrà luogo la promozione e vendita “La Cultura della Qualità Alimentare”. Manifestazione che potremmo definire di “orgoglio professionale” come affermano Iliano Maldini, presidente Assofood, e Claudio Saluzzo, Segretario Generale. In continuità con le edizioni precedenti del Gran Tour, il tema centrale dell’iniziativa Assofood, sarà la qualità e l’attenzione che gli associati a questa dedicano. E’ noto che l’immagine di un punto di vendita, è legata all’offerta ed alla professionalità di chi vi lavora. I negozi e le enoteche impegnate nella promozione si pongono attivamente in rapporto con la qualità e la propria clientela, in un vero e proprio percorso informativo-formativo, un “tour ideale” che ha al centro la cura del cliente e la soddisfazione dei suoi bisogni, attraverso la proposta, la scoperta e conoscenza dei prodotti italiani, legati ad un territorio, ad un disciplinare di produzione e ad una storia. Secondo Giuseppe Zoppi, storico salsamentare di Milano, il commercio specializzato può svolgere una funzione strategica nella diffusione delle piccole e medie produzioni di qualità italiane, proponendo al consumatore una ricerca e selezione di prodotti che difficilmente potrebbero giocare un ruolo significativo nel mass market. I vini stanno vivendo un momento positivo, ed il consumatore oggi è, a volte, più informato del commerciante stesso, secondo Alessandro Iemmallo, presidente Uevla Gli Specialisti del Vino , con questa iniziativa e con la loro professionalità, le enoteche sono in grado di garantire un panorama ed un’offerta che, in moltissimi casi, coniuga qualità, prezzo e novità. “Non solo pane”, potrebbe essere lo slogan di Alfonso Giordano, Consigliere Assofood e presidente del settore rivendite del pane che aderiscono alla promozione “La Cultura della Qualità Alimentare”. Con le nuove normative, i nostri punti di vendita sono in grado di garantire al consumatore, un assortimento e servizio completo. Per Livio Lorenza, presidente G. A. M. (Gruppo Alimentaristi Milanesi), e Guido Scotti, vice presidente, la centrale di acquisti e piattaforma logistica che gestisce la promozione, gli associati che aderiscono all’iniziativa, in funzione della categoria di appartenenza, sottoscriveranno di assumersi particolari impegni di trattamento, presentazione e promozione del prodotto. L’impegno riguarderà anche i prezzi di vendita al pubblico degli oltre 500 prodotti in promozione. A proposito di questo, va rimarcato che, in coerenza con la strategia dell’iniziativa, saranno prezzi interessanti, al fine di stimolare la prova del prodotto, senza snaturarne il posizionamento. Infine, per Oddone Sangiorgi, presidente del Consorzio Fia ed organizzatore del Gran Tour della Qualità Alimentare 2007, “molto spesso, per varie ragioni commerciali, logistiche, informatiche, dimensionali, la distribuzione, che ha tutto standardizzato, non inserisce nei propri punti di vendita prodotti di nicchia, che non sono in grado di soddisfare quei requisiti di carattere puramente gestionale, per essere presenti sui banchi o sugli scaffali della distribuzione, in particolare della Gdo (Grande Distribuzione – Distribuzione Organizzata). In questo modo, molti prodotti tipici, locali, tradizionali, di qualità indiscussa, se non eccellente, non arrivano al consumatore, che perde il piacere di gustare e apprezzare la qualità e caratteristiche non conosciute, di prodotti non pienamente valorizzati. D’altro canto, la distribuzione perde tante occasioni per rinnovarsi ed allargarsi nella propria offerta. .  
   
 

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