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Notiziario Marketpress di
Lunedì 23 Aprile 2007 |
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DEMATERIALIZZAZIONE: DE GIOVANNI (CNIPA), «IL CODICE DELL’AMMINISTRAZIONE DIGITALE LA RENDE POSSIBILE DANDO VALORE LEGALE AI DOCUMENTI DIGITALI»
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Macerata, 23 aprile 2007 – La dematerializzazione dei documenti cartacei è una realtà non solo tecnologica, ma anche giuridica in quanto il Codice dell’Amministrazione Digitale, in vigore dal 1° gennaio 2006, dà valore legale alla documentazione elettronica. E l’Italia si pone addirittura al primo posto al mondo nell’essersi dotato di un complesso di norme che tiene conto dell’evoluzione tecnologica digitale e ne agevola l’utilizzo. A fare il punto sull’innovativa applicazione è stato l’avvocato dello Stato Enrico De Giovanni, capo di gabinetto del Cnipa-centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione, uno dei “padri” del Codice dell’Amministrazione Digitale, al seminario su «L’archiviazione digitale», promosso dall’Università di Macerata in collaborazione con la locale Camera di Commercio. «Non dimentichiamo che i documenti che debbono essere conservati per legge nel nostro Paese ogni anno occupano l’intero volume del Duomo di Milano, con costi enormi non solo di gestione e locazione degli spazi, ma anche per la consultazione, in gran parte ancora manuale, e l’impiego di personale incaricato», ha detto De Giovanni aggiungendo un dato eloquente del valore della dematerializzazione: «la gestione dei soli documenti amministrativi vale per il Sistema Italia oltre il 2% del Prodotto Interno Lordo e se soltanto trasferissimo appena il 10% della carta su supporti digitali si genererebbe un risparmio annuo di almeno 3 miliardi di €, ripetibile ogni esercizio successivo». Sottolineato che «le tecnologie digitali sono una rilevante risorsa per l’efficienza e la produttività della Pubblica amministrazione in quanto uno Stato che costa meno e lavora meglio crea più ricchezza per il Paese», De Giovanni ha rilevato che «la dematerializzazione dei documenti, pur essendo uno dei vari tasselli della progettazione delle procedure della Pa in una prospettiva digitale, è quella sulla quale si possono realizzare interventi concreti con maggior rapidità ed efficacia. Oltre ad un quadro normativo sostanzialmente completo grazie al Codice dell’Amministrazione Digitale, in Italia sono adeguate anche le tecnologie digitali per la redazione, la firma, il protocollo, la trasmissione e l’archiviazione dei documenti informatici, pubblici e privati. Manca ancora è una significativa azione di sensibilizzazione e di formazione del personale coinvolto per realizzare la tanto auspicata scomparsa della carta». Il Cnipa è in prima linea nel processo di modernizzazione dello Stato e della sua pubblica amministrazione, centrale e locale. Tra i tanti progetti in corso di avanzata realizzazione, significativo per utilità di consultazione e per i risparmi indotti c’è quello per l’automazione delle Gazzette Ufficiali storiche, dal Regno d’Italia al 1946, il Progetto Augusto. La raccolta completa occupa circa 25 mq di spazio e nell’ipotesi cautelativa che almeno in 5 mila uffici sia presente non meno del 20% dell’intera collezione, il Progetto Augusto consentirà di recuperare 25 mila metri quadri, pari a 12 edifici di 5 piani. Del resto, ha concluso De Giovanni, «in un hard disk di modeste capacità ci stanno non meno di 500 metri cubi di carta, ossia lo spazio di 2 appartamenti da 120 mq e una media amministrazione spende non meno di 25 mila € solo per lo stoccaggio dei propri archivi, con una progressione di oneri connessa con l’inserimento dei documenti cartacei e loro ricerca». . |
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