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Notiziario Marketpress di
Martedì 24 Aprile 2007 |
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LA COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA A DETERMINATE CONDIZIONI GLI ONERI DI SERVIZIO PUBBLICO PER I COLLEGAMENTI AEREI CON LA SARDEGNA
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Bruxelles, 24 aprile 2007 - Ieri la Commissione ha deciso di autorizzare l´introduzione da parte dell´Italia di oneri di servizio pubblico (Osp) su 16 rotte che collegano i tre aeroporti della Sardegna ai principali aeroporti continentali italiani, applicando tuttavia determinate condizioni per evitare restrizioni all´avvio di nuovi collegamenti aerei. Secondo la Commissione spetta infatti all´Italia valutare le esigenze di mobilità dei residenti in Sardegna, tenendo conto dell´insularità e della situazione economica della regione e dell´eventuale necessità degli Osp in questione. Tuttavia, la Commissione ricorda che qualsiasi restrizione della libertà di prestazione di servizi deve essere debitamente giustificata e proporzionata alle esigenze reali. Di conseguenza, la Commissione chiede all´Italia di modificare diversi aspetti degli Osp attualmente in vigore e ricorda i principi guida per la loro applicazione da parte degli Stati. «Gli oneri di servizio pubblico possono essere una garanzia di mobilità per gli abitanti delle regioni periferiche, e in particolare delle isole, quando il mercato non riesce a garantire da solo le frequenze e le capacità ritenute necessarie», ha spiegato Jacques Barrot, vicepresidente della Commissione responsabile dei trasporti. «Tuttavia, gli oneri di servizio pubblico in questione non devono chiudere abusivamente il mercato e proteggere dalla concorrenza un mercato redditizio: è fondamentale che permettano al maggior numero possibile di compagnie aeree di effettuare voli e ai residenti di beneficiare dell´offerta migliore al prezzo minore». Il 1° agosto 2006[1] la Commissione ha avviato un´indagine formale sugli Osp imposti dall´Italia su diverse rotte[2] fra il continente e la Sardegna. La Commissione ha deciso di non mettere in discussione il principio degli Osp sui collegamenti in questione ma ne autorizza l´applicazione soltanto se diverse condizioni imposte dai decreti che li introducono sono soppresse o modificate. In particolare, la Commissione sottolinea i punti seguenti: la prima fase degli Osp deve rimanere aperta a qualsiasi operatore rispetti le condizioni previste; la durata fissata per assicurare la continuità di servizio deve essere ragionevole e non superiore a un anno; le autorità non devono impedire ai vettori aerei di prestare servizi sulle linee interessate al di là dei requisiti minimi; le autorità non possono subordinare il diritto dei vettori aerei di prestare servizi su una rotta fra due città all´obbligo di operare su un´altra rotta fra due città; la necessità di mantenere l´imposizione di Osp su ogni rotta e il livello di tali oneri dovrebbero essere riesaminati almeno una volta all´anno e ogni volta che un nuovo vettore inizia a effettuare o notifica l´intenzione di effettuare voli sulla rotta in questione. Questa decisione è direttamente applicabile all´Italia, che dovrà notificare alla Commissione le misure adottate per applicarla entro il 1° agosto 2007. . |
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