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Notiziario Marketpress di
Martedì 13 Giugno 2006 |
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GRAPPA, TRIONFO DELLO SPIRITO - PREMIO DELLA CORPORAZIONE ACQUAVITIERI ITALIANI
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La Corporazione Acquavitieri Italiani ha celebrato il Vi Solenne Capitolo a Mombaruzzo (Asti), insignendo del titolo di Cavaliere e Dama d’Onore della Corporazione noti personaggi del mondo della politica, dell’informazione e dell’industria. La Corporazione Acquavitieri Italiani è nata per volontà dei fratelli Berta in Mombaruzzo il 29 maggio 2004 con una semplice, ma solenne cerimonia (1° Capitolo degli Acquavitieri) durante il quale sono stati nominati e investiti i primi Cavalieri e Dame d’onore. Scopi statutari della Corporazione Acquavitieri Italiani, che non persegue fini di lucro e dal punto di vista giuridico è un’associazione, sono pertanto la riscoperta, la conservazione e l’esaltazione di usi, costumi e tradizioni del territorio italiano, oltre a pensare alla valorizzazione dei distillati e dei prodotti tipici italiani. Acqua vitae, ovvero acqua della vita. Così Arnoldo di Villanova, medico di Bonifacioviii intorno ai primi del ‘300 definì la grappa, giudicando miracoloso il suo utilizzo nella cura delle malattie più disparate. In realtà, Arnoldo, aveva solo parafrasato la definizione più antica di qualche decennio del medico fiorentino Taddeo Alderotti che chiamava la grappa Acqua vitis dalla forma delle serpentine, fatte appunto a vite. E’ nelle sue trattazioni che si può trovare per la prima volta un decalogo preciso sulla distillazione ed in particolare sulla distillazione delle vinacce. Fino ad allora furono principalmente gli arabi a praticare la distillazione di fiori o frutti ed anche gli alchimisti che seguirono le loro orme nel bacino del Mediterraneo, utilizzavano petali di fiori per ottenere elisir medicinali. Si può dunque affermare che la grappa, nella sua accezione attuale sia di origine italiana. In questi ultimi anni, il livello qualitativo è sensibilmente aumentato, di pari passo ad un consumo più attento e consapevole. Si è passati da prodotti di utilizzo strettamente maschile e decisamente “ruvidi” ad altri molto più delicati e complessi, fruibili anche da palati femminili. Le grappe possono essere distinte tra giovani, bianche e cristalline, di solito conservate in contenitori diversi dal legno, caratterizzate solo dagli elementi propri della distillazione. Invecchiate, in botti di rovere o frassino, i cui componenti migrano lentamente nella grappa stessa, arricchendola di profumi e del caratteristico colore ambrato. Aromatiche ovvero prodotte con vinacce di uva aromatica, tipo Moscato o Brachetto, il cui aroma “di frutto” rende il loro distillato particolarmente profumato e morbido. Aromatizzate, con frutti freschi, erbe o radici. In questo caso il liquido assume le colorazioni e i sentori tipici dell’aroma aggiunto. A tale proposito la Corporazione si impegna ad operare per l’incremento dell’enoturismo, la salvaguardia del patrimonio culturale storico e gastronomico italiano, sviluppando amicizie e solidarietà fra i suoi Associati e mantenendo contatti con le altre Confraternite italiane e straniere. In occasione delle precedenti Ambasciate sono stati insigniti personaggi come Frank Giambelli,decano dei ristoratori italiani a New York, Julian Piccolini e Alex Von Bidder manager del famoso ristorante Four Season di New York, Gianfranco Facco Bonetti ambasciatore italiano a Mosca, Michele Rinaldini manager del Grand Hotel Amigò, il sindaco di Bruxelles Freddy Thielemans , Mercedes Presso, presidente della Regione Piemonte, Mauro Remondino, giornalista del Corriere della sera, Gianni Gros, Olimpiade di Torino 2006. I nove Maestri fondatori sono: Gianfranco Berta (Gran Maestro), Elio Archimede (Maestro Guardasigilli), Samantha Panza (Maestro Cerimoniere), Enzo Pollio (Maestro Castellano), Gianni Ebrille (Maestro Plenipotenziario), Angelo Soria (Maestro Cancelliere), Agostino Benassi (Maestro di Cantina), Lucia Barbarino (Maestro di Cucina) e Giulio Cortona (Maestro Storiografo). La grappa è l’unico prodotto tipico italiano di cui si è riusciti a proteggere la denominazione a livello internazionale. I Cavalieri e le Dame della Corporazione vogliono proteggere e valorizzare questo distillato, squisitamente italiano, che i sapienti maestri distillatori hanno saputo affinare nel tempo, rendendolo oggi un prodotto di elevata qualità, abbinabile a cento tipi di piatti tradizionali e moderni. Le moderne ricerche della Scuola di ristorazione hanno portato ad una grande evoluzione: la grappa è entrata alla grande in cucina e può partecipare alla composizione di numerosi piatti o dolci. La Corporazione Acquavitieri Italiani è nata in terra di Astesana, in un territorio ricco di suggestioni e conoscenza nell’arte della distillazione. . |
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