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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 02 Maggio 2007 |
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RIABILITAZIONE: PER TUTTI I PAZIENTI ARRIVA IL «GARANTE DEL PERCORSO DI CURA»
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Torino, 2 maggio 2007 - Le attività di riabilitazione della Regione Piemonte verranno riordinate e messe in rete per garantire ai pazienti interventi sanitari più appropriati e soprattutto la continuità dei percorsi delle cure. Lo ha stabilito la Giunta regionale, approvando le prime direttive alle aziende sanitarie, in cui si definiscono nuove regole di organizzazione e funzionamento dei servizi. Con un fine prioritario: “obbligare” le varie figure professionali che intervengono nell’iter riabilitativo di un paziente (medici fisiatri, fisioterapisti, logopedisti, infermieri), all’interno delle strutture sia pubbliche sia private accreditate, a colloquiare tra loro, in modo da assicurarne una presa in carico completa da parte del sistema sanitario regionale. In questo senso, il documento prevede innanzitutto che a ciascun paziente venga assegnato un “garante del percorso riabilitativo”, individuato nel medico fisiatra dell’Asl di appartenenza, il quale avrà il compito, coordinandosi con gli altri specialisti coinvolti, di definire i bisogni specifici della persona e di indicare le risposte più adeguate, seguendone passo a passo tutto il cammino di cura. «Il nostro intento - spiega il direttore dell’Assessorato alla tutela della salute e sanità, Vittorio Demicheli - è quello di porre rimedio all’insufficiente attenzione che oggi nel sistema sanitario si presta agli aspetti di informazione, supporto e accompagnamento. Troppo spesso, infatti, il malato, al termine della fase acuta, viene lasciato solo a gestire i propri bisogni di riabilitazione, compresa la scelta delle strutture più adatte a cui rivolgersi. Per questo, il progetto regionale prevede, per ciascun paziente, la predisposizione di un progetto riabilitativo individuale globale, con l’assegnazione di un responsabile incaricato di definirne le specifiche necessità e di interfacciarsi sia con il Distretto, per garantire dal punto di vista organizzativo le risposte più appropriate, sia con tutti gli specialisti che interverranno nel percorso di cura». Accanto all’obiettivo di assicurare l’accompagnamento del paziente in tutte le fasi del bisogno, il provvedimento si pone anche un altro scopo: accrescere e migliorare l’offerta complessiva delle attività di riabilitazione, rendendone più omogenea la distribuzione sul territorio regionale. Oggi in Piemonte i posti letto dedicati alla post-acuzie sono circa 4. 000, suddivisi tra unità spinale, recupero e riabilitazione funzionale, lungodegenza e neuroriabilitazione. In relazione all’evolversi del fabbisogno, il piano socio-sanitario prevede che il loro numero venga aumentato di almeno 500 unità e che vengano potenziati i servizi riabilitativi ambulatoriali e domiciliari. A livello di ciascuna delle quattro Aree Sovrazonali Funzionali in cui è diviso il Piemonte (Torino; Alessandria-asti; Novara-vercelli-biella-vco; Cuneo) dovrà essere condotto un attento esame delle caratteristiche quali-quantitative della popolazione di riferimento, nonché dell’incidenza e della prevalenza delle principali tipologie di disabilità presenti. Sulla base di quest’analisi, andrà quindi rivista e pianificata la rete delle attività, in modo tale che in ogni Area Funzionale siano rese disponibili tutte le prestazioni riabilitative, sia ospedaliere, sia territoriali, necessarie a garantire il percorso completo di cura per ogni disabilità, e soprattutto che i vari servizi collaborino e dialoghino tra di loro. «Si tratta di una sfida impegnativa - conclude Demicheli - poiché presuppone un profondo cambiamento dell’attuale sistema. In questo quadro, l’Assessorato è impegnato a costruire i necessari strumenti per il monitoraggio degli esiti dell’attività sotto il profilo organizzativo-gestionale, nonché per una lettura dell’appropriatezza degli interventi riabilitativi effettuati. In questo contesto, particolare rilevanza assumeranno le azioni che saranno realizzate nel campo della formazione dei vari soggetti interessati, dai medici prescrittori agli specialisti al personale tecnico appartenente all’equipe riabilitativa». . |
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