Il Garante per il trattamento dei dati personali con provvedimento dell’8 marzo 2007 ha stabilito che è vietato utilizzare sistemi di videosorveglianza che riprendano persone negli spogliatoi delle piscine. Il provvedimento è stato adottato a seguito di una segnalazione da parte dei Carabinieri relativa ad alcune telecamere installate in una piscina che riprendevano indebitamente clienti e ospiti. I Carabinieri erano intervenuti a seguito della denuncia di un furto avvenuto all´interno degli spogliatoi ed avevano acquisito la videocassetta delle riprese effettuate dal sistema di videosorveglianza. Il sistema si avvaleva di due coppie di telecamere installate negli spogliatoi maschili e femminili della piscina, entrambe visibili. Dalle riprese emergeva che le telecamere, oltre a controllare la zona adibita a guardaroba, riprendevano direttamente le persone anche mentre si cambiavano. Nei pressi dei locali, alcuni cartelli riportavano soltanto una scarna informativa sull´uso di un sistema di videosorveglianza. Il Garante ha stabilito che il trattamento dei dati personali violava la riservatezza e la dignità delle persone in quanto, pur essendo lecito l´utilizzo della videosorveglianza per tutelarsi da eventuali danni o furti, non erano stati adottati accorgimenti tecnici volti ad evitare riprese di persone negli spogliatoi. Il Garante ha disposto il divieto di installare telecamere con queste modalità e ha bloccato il trattamento dei dati già raccolti ed eventualmente conservati. Ha poi prescritto alla società il rispetto delle regole in materia di videosorveglianza, disposte dal Garante con il provvedimento generale del 29 aprile 2004 qualora avesse comunque necessità di dotarsi di sistemi di videosorveglianza a tutela del patrimonio. La società avrà in particolare l´obbligo di adottare tutte le misure e gli accorgimenti necessari ad evitare la ripresa delle persone nei locali adibiti a spogliatoi e di assicurare una adeguata e dettagliata informativa ai clienti sulla presenza di telecamere. .