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Notiziario Marketpress di
Lunedì 12 Giugno 2006 |
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IL BOOM DELL’ARBITRATO E GLI AVVOCATI DIVENTANO IMPRENDITORI QUASI IN UN CASO SU DUE SI LITIGA PER APPALTI E AFFARI SOCIETARI SOCIETÀ DI CAPITALI PIÙ LITIGIOSE, CONSORZI E CONDOMINI PIÙ TRANQUILLI
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Milano, 12 giugno 2006 - Sono 105 gli arbitrati che hanno trovato soluzione nel 2005, con un incremento superiore al 100%, se si considerano gli ultimi tre anni (dal 2003). Le parti coinvolte nel 2005 sono state 231. Le parti sono prevalentemente italiane (210), 96 provengono da Milano, 82 dal Nord Italia, 24 dal Centro e 8 dal Sud, 9 appartengono all’Unione Europea. Per il 63% si tratta di società di capitali, per il 26% di persone fisiche, il 7% sono società di persone, l’1% condomini e consorzi. Ma perché si litiga? Per il 46% la controversia riguarda gli appalti e gli affari societari, per il 14% è industriale e per il 10% riguarda l’affitto, la vendita o la cessione di un ramo aziendale. In media il valore medio di una singola “lite” è pari a quasi 5 milioni di euro. Complessivamente la Camera Arbitrale ha gestito con gli arbitrati del 2005 un valore totale di liti pari a 483. 000. 000 di euro. In tre anni il valore economico è triplicato. L’arbitrato si conclude in media in 13 mesi, ma se gli arbitrati terminano con una transazione i mesi scendono a 10. E crescono anche gli studi legali gestiti in forma di impresa + 79,4% dal 2001 al 2006, più che raddoppiate anche le donne con cariche sociali. Il 53% dei capi è donna. Emerge da un‘elaborazione dai dati della Camera Arbitrale, azienda speciale della Camera di commercio di Milano e dal Registro Imprese (2001-2006). Uno sguardo all’Europa. A Parigi nel 2005 le domande di arbitrato depositate presso la Corte Internazionale di Arbitrato della Camera di Commercio Internazionale sono state 521, a Londra sono state 105. L’istituto di Arbitrato della Camera di Commercio di Stoccolma ha, invece, registrato 100 domande nel corso dell’anno 2005. Di arbitrato e del contributo che la Camera Arbitrale offre da vent’anni nel settore si è parlato oggi in Camera di commercio di Milano al convegno “Il coraggio di arbitrare” con i rappresentanti della professione legale, dell’impresa, della magistratura e delle istituzioni. Hanno partecipato Giorgio Schiavoni, Camera Arbitrale di Milano, Edoardo Flavio Ricci, Università degli Studi di Milano, Guido Alpa, Consiglio Nazionale Forense, Ugo Draetta, Università Cattolica di Milano, Charles Jarrosson, Université Paris Ii, Gerardo Broggini, Università Cattolica di Milano, Giorgio De Nova, Università degli Studi di Milano, Fausto Pocar, Università degli Studi di Milano, Piero Schlesinger, Università Cattolica del Sacro Cuore. “L’arbitrato – ha dichiarato l’avvocato Giorgio Schiavoni, Vice Presidente della Camera Arbitrale, - è un sistema di giustizia alternativo a quello ordinario. E’ un modo di fare giustizia più efficiente e flessibile di quello tradizionale. Il valore aggiunto che offre la giustizia alternativa sta nella riduzione dei tempi della giustizia ordinaria che rischiano di penalizzare l’attività economica ed imprenditoriale e così, indirettamente, si riducono anche i costi e i danni di una giustizia lenta. E’ quindi anche un modo efficace e riservato per risolvere liti e problemi soprattutto tra imprese”. Studi Legali In Italia. Aumentano gli studi legali gestiti in forma di impresa in Italia: dal 2001 al 2006 la percentuale nazionale è cresciuta ben del 79,4%. Identikit. Le professioni legali non sembrano più essere appannaggio dell’universo maschile: le “avvocatesse” nel 2006 crescono del 170% rispetto al 2001. La regione con più donne è la Toscana, in cui esercita ben il 22% del totale nazionale; segue l’Emilia Romagna (14,8% del totale) e la Lombardia (13% del totale). Nel 53,7% dei casi le donne hanno potere: significativa in questo senso la quota del Lazio (5 donne su 6 sono ai vertici decisionali), quella romagnola (6 donne su 8) e quella campana (3 su 5). Quanti anni hanno gli amministratori di studi legali? L’esperienza certo non gli manca: in media hanno poco più di 54 anni, ma il 35% ha più di 60 anni ed il 14% più di 70. L´arbitrato: Che Cos´e´ L´arbitrato è uno strumento con cui si risolvono le controversie civili e commerciali, in alternativa alla via giudiziaria. La caratteristica fondamentale dell´istituto è che sono le parti a scegliere i soggetti che decideranno la loro controversia (gli arbitri). Si può ricorrere all´arbitrato se le parti hanno manifestato questa scelta al momento della redazione del contratto inserendo la clausola arbitrale oppure sottoscrivendo un compromesso arbitrale nel momento stesso in cui la lite è insorta. L´arbitrato può essere: Rituale: quando, svolgendosi secondo le regole del codice di procedura civile Cpc, conduce ad una decisione, il lodo rituale, che ha efficacia di sentenza. Irrituale: quando conduce ad una decisione, il lodo irrituale, che ha natura ed efficacia negoziale. Di diritto: quando gli arbitri decidono secondo le norme di un certo ordinamento giuridico. Di equità: quando gli arbitri decidono non in base alle norme di un determinato ordinamento giuridico ma secondo criteri equitativi. Amministrato: quando il procedimento si svolge sotto il controllo di una determinata istituzione, in base ad un regolamento da questa predisposto. Ad hoc: quando il procedimento è direttamente disciplinato dalle parti nella loro convenzione arbitrale (clausola/compromesso), senza il riferimento ad una istituzione arbitrale. . |
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