|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Lunedì 14 Maggio 2007 |
|
|
  |
|
|
SAVONA: IL PRESIDENTE GRASSO COMMENTA I DATI ECONOMICI PROVINCIALI
|
|
|
 |
|
|
Savona, 14 maggio 2007 – “L’evento che si tiene, contemporaneamente, in tutte le Camere di Commercio d’Italia – ha esordito il presidente della Camera di Commercio di Savona, nel suo intervento alla Giornata dell’Economia - è ormai un appuntamento fisso, l’occasione per fare il punto su alcuni aspetti dell’economia provinciale, alla luce del quadro generale predisposto da Unioncamere. Il 2006 è stato contrassegnato da evidenti segnali di ripresa, con una domanda aggregata trainata da esportazioni ed investimenti: la crescita è risultata pari all’1,9%, mentre le ultime previsioni di Unioncamere per il 2007 indicano un aumento del 2%, che l’Ocse recentemente ha rivisto al rialzo (+ 2,2%). Ma, come per l’altro anno, la ripresa non interesserà in maniera omogenea l’intero territorio nazionale, a causa del permanere di squilibri territoriali e della presenza di diversi modelli di sviluppo nelle varie province italiane. Interessante, comunque, notare che, in questo contesto, soprattutto molte realtà del Nord, dopo aver conosciuto profonde modificazioni strutturali, sembrano oggi pronte ad accogliere gli effetti del cambiamento economico a seguito di processi di selezione che hanno visto uno “spostamento verso l’alto” in termini di qualità del prodotto e di nuove strategie aziendali. In questa direzione si è posta la Camera di Savona nel convincimento che, in provincia, la riconquista di quote di mercato sta, di là del ruolo significativo che sapranno svolgere le aziende leader di settore, nella forza stessa di coesione tra piccole e medie imprese che intendono oggi muoversi tra tradizione e innovazione, il rilancio del “Sistema Savona” è perseguibile laddove gli enti e le associazioni di categoria, da un lato; le eccellenze produttive e di servizio, dall’altro, si pongano alla guida delle filiere. Giocheranno certamente una carta considerevole fattori internazionali legati al tasso di cambio euro/dollaro; al prezzo del petrolio; al livello crescente dei tassi d’interesse. “ Rimane, ciò nondimeno, - ha proseguito Grasso - una considerazione di fondo: la provincia, nonostante la “selezione qualitativa” in atto, ovvero l’espulsione dal mercato di aziende a bassa produttività, non ha tutt’oggi concluso il processo di riposizionamento globale, per cui siamo tuttora deboli rispetto ai numerosi competitors internazionali, come dimostra ampiamente la difficoltà a conseguire tassi di crescita del Pil superiori all’ 1,5 %. Tasso ritenuto minimo per l’aumento effettivo di livelli occupazionali stabili e del potere di acquisto dei cittadini. Qua e là, con brevi e peraltro non significativi sussulti, a partire dagli anni ’90 del secolo scorso anche l’economia savonese è stata interessata a performance deludenti, soprattutto in riferimento ai traguardi conseguiti da altre realtà della Comunità. L’impressione è che la provincia, nel suo complesso, non riesca a superare in molti settori il processo di transizione e di adattamento strutturale; stia tutt’oggi subendo la grande pressione della competitività globale. In sostanza, il processo in atto fa emergere il rischio di un’insufficiente capacità dell’economia provinciale di sfruttare appieno le opportunità che si presentano, di utilizzare al meglio le potenzialità che l’economia stessa possiede. Si tratta di un processo che non riguarda soltanto il sistema delle imprese, ma che richiede di essere governato dagli enti competenti, in un rapporto di collaborazione e concertazione tra pubblico e privato nella gestione dello sviluppo. Traguardo che sembra aver intrapreso un cammino favorevole alla messa a punto di progettualità comuni e prioritarie. ” “Il profilo tracciato – ha concluso il presidente Grasso - indica come, per accrescere la competitività del sistema economico savonese occorra puntare maggiormente, oltre che sull’innovazione, sulla valorizzazione del capitale umano e sull’intensificazione dei legami tra università ed impresa per la ricerca ed il trasferimento tecnologico, nonché sui legami con gli enti di ricerca e sviluppo presenti sul territorio. La stessa Camera di Commercio, nell’ambito del ruolo che svolge nel contesto provinciale, si è inserita in un programma articolato di promozione e di dialogo con gli altri Enti della Pubblica Amministrazione e con i soggetti privati e pubblici che operano per lo sviluppo economico, con i quali – lo si conferma - si è instaurato un proficuo rapporto di collaborazione. L’ente camerale, in particolare, da anni è impegnato nel potenziamento del sistema infrastrutturale, oltre che nel campo autostradale ed aeroportuale e ferroviario, nella dotazione di piattaforme logistiche e nell’apertura al mercato internazionale del sistema delle imprese. Interventi nel credito, nella ricerca, nella formazione in un quadro di sviluppo tra tradizione ed innovazione produttiva nella duplice aspettativa di: rimuovere gli ostacoli allo sviluppo; sostenere ed incentivare le attività sulle quali é basata l’ economia locale. Diversamente, si rischia di concentrare gli sforzi nel superamento dei punti di debolezza, commettendo l’errore strategico di trascurare la piena valorizzazione delle opportunità legate ai nostri punti di forza”. . |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|