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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 16 Maggio 2007 |
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´COSÌ LA TOSCANA COMBATTE LA DISPERSIONE SCOLASTICA´ DON MILANI 40 ANNI DOPO: L’IMPEGNO PER UNA SCUOLA CHE SIA DAVVERO DI TUTTI
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Firenze, 16 maggio 2007 - La scuola come opportunità e strumento di crescita di una società democratica, la scuola che non lascia indietro nessuno ma costituisce un fattore di promozione sociale e culturale per tutti i cittadini, la scuola come luogo di dialogo e trasmissione di un sapere critico. Questi, come tanti altri elementi del messaggio di Don Milani, sono ormai entrati nel patrimonio della pedagogia moderna e sono, insieme, obiettivi e motivi ispiratori delle politiche educative di istituzioni ed enti locali. ´Anche la Regione, con le sue scelte - spiega l´assessore all´istruzione formazione e lavoro Gianfranco Simoncini - punta verso questi stessi obiettivi, sintetizzati nella volontà di costruire un sistema integrato, che promuova insieme educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale ed occupazione e che garantisca a tutti i cittadini, nessuno escluso, in coerenza con le strategie dell´Unione Europea, il diritto all´apprendimento lungo tutto l´arco della vita. Per questo credo sia giusto celebrare il quarantesimo anniversario di Lettera a una professoressa e della morte di Don Milani con una serie di iniziative che mirano, fra l´altro, a sottolinearne l´attualità´. L´attualià del pensiero di Don Milani ci impone di stare ancora dalla parte degli ultimi. Oggi ciò vuol dire soprattutto stare dalla parte degli alunni immigrati. ´Don Milani diceva che non c´è nulla di più ingiusto che dividere in parti uguali fra diseguali. E´ proprio per correggere questa diseguaglianza che abbiamo deciso di offrire maggiori opportunità a quegli studenti la cui permanenza nella scuola è più a rischio con iniziative mirate per favorire il dialogo con le famiglie e l´integrazione fra culture´. Le politiche della Regione Toscana, ha ricordato Simoncini, si sono concretizzate nel Piano generale di indirizzo per istruzione, formazione e lavoro, il documento programmatico fondamentale per il quinquennio 2006-2010. Al centro del piano iniziative per rafforzare e qualificare quello che ormai tutti considerano il principale fattore di dinamismo della nostra economia: il capitale umano. ´In questo quadro - ossserva l´assessore - la marcia di Barbiana quest´anno arriva in un momento significativo per la scuola italiana, che vede per la prima volta l´innalzamento dell´obbligo a 16 anni. In Toscana abbiamo deciso che l´obbligo sarà svolto all´interno del biennio della scuola superiore proprio perchè siamo convinti che sia necessario dare a tutti gli studenti le competenze di base, senza differenziare precocemente i canali formativi. Stiamo poi lavorando alla realizzazione di un terzo anno che consenta a chi decide di non proseguire gli studi di raggiungere comunque una qualifica professionale´. Anche questo è un modo per combattere la dispersione scolastica e per avviare la Toscana verso i traguardi posti dal consiglio europeo di Lisbona. ´Oggi la Toscana ha una media di dispersione del 17,1% - ricorda Simoncini – ma l´obiettivo cui puntiamo è quella di portarla al 10% entro il 2010. L´altro obiettivo è quello di elevare la percentuale dei diplomati dall´attuale 78% all´85% indicato dalla Ue´. Per raggiungere questi obiettivi sono stati messi a punto interventi che vanno dal diritto allo studio, con borse per sostnere la frequenza e contributi per l´acquisto del libri, alla creazione di percorsi triennali sperimentali di attività integrate fra istruzione e formazione per la qualifica professionale o per l´apprendistato professionalizzante, o ancora le iniziative per sostenere gli studenti stranieri che oggi sono i più a rischio. Un´altra opportunità di ampliare le potenzialità formative del sistema è quella dell´adozione di strumenti omogenei, che consentano la certificazione dei percorsi formativi e il riconoscimento dei crediti, sia nel campo dell´istruzione formale che di quella informale. . |
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