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Notiziario Marketpress di
Martedì 22 Maggio 2007 |
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42 REGIONI EUROPEE RAFFORZANO L´ALLEANZA PER FERMARE GLI OGM A TORINO LA QUINTA CONFERENZA DELLA RETE COORDINATA DALLA TOSCANA
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Firenze Si allarga e si rafforza la rete delle Regioni Ogm free guidata da Toscana e Alta Austria. A Torino, dove il 17 maggio si è tenuta la quinta conferenza della rete, il numero delle Regioni aderenti è salito alla quota di 42 (gli ultimi arrivi sono la Sislak Moslavina, Croazia e l´austriaca Voralberg), ma soprattutto si è registrato un nuovo salto di qualità delle rete i cui membri, oltre a innalzare in maniera ancor più decisa la diga a un ingresso degli Ogm, hanno condiviso linee strategiche comuni anche su altre tematiche, come il rispetto della biodiversità e la tutela delle risorse genetiche. "La rete sta diventando sempre più un avamposto europeo per un´agricoltura di qualità, rispettosa del territorio, e di piena affidabilità per i consumatori. La battaglia sugli Ogm è al cuore di questa sfida", ha evidenziato l´assessore all´agricoltura della Regione Toscana Susanna Cenni. Nel corso dei lavori di l´assessore ha posto l´accento in particolare sulle ultime novità relative al tema della coesistenza tra coltivazioni transgeniche e coltivazioni biologiche e tradizionali: "La Commissione europea non ha alcuna intenzione di modificare a breve il quadro legislativo in materia; le sole novità potrebbero derivare da un´introduzione di soglie di tolleranza agli Ogm nelle sementi e nel materiale vegetale di propagazione. Ma questo produrrebbe preoccupanti rischi di inquinamento transgenico. Per questo anche da Torino riaffermiamo il principio della tolleranza zero: ogni spiraglio che si apre agli Ogm può infatti avere conseguenze imprevedibili e ingestibili per i nostri produttori". "Ma - ha proseguito l´assessore - accanto a questa azione di pressione sulla Ue vogliamo anche sostenere un´azione dal basso da parte degli agricoltori che, lo rende possibile la normativa comunitaria, potrebbero sottoscrivere accordi volontari di area per realizzare zone Ogm-free: questi accordi, rafforzati a livello istituzionale, rappresenterebbero un ulteriore strumento per ribadire il ´no´ all´ingresso di coltivazioni sulle quali ancora sappiamo troppo poco a livello scientifico ma che laddove presenti, hanno realizzato condizioni per noi fortemente indesiderate di appiattimento e omologazione delle colture". L´assessore ha anche reso noto l´andamento dei lavori su scala nazionale che dovrebbero condurre entro giugno alla predisposizione di linee guida sulla coesistenza sulle quali dovranno basarsi le normative regionali: linee che prevederanno la possibilità di identificare aree anche molto estese dove potrà essere esclusa la coltivazione di piante transgeniche. Il presupposto è quello di far sì che le aziende e le aree che non vogliono utilizzare gli Ogm non debbano essere vittima di inquinamenti. E´ il caso della Toscana dove la dimensione delle aziende (6 ettari di media) e le caratteristiche dei territorio rendono estremamente difficile la coltivazione degli Ogm se non sottoponendo le aziende a rischi elevatissimi di contaminazione. Nel corso dei lavori odierni le Regioni presenti hanno anche concordato sulla necessità di estendere gli strumenti di ricerca e di potenziare le iniziative di comunicazione per consentire una maggior fruizione dei temi e delle rivendicazioni espresse. In quest´ottica è stato tenuto a battesimo il sito internet della rete; www. Gmofree-euregions. Net, che servirà per raccogliere e diffondere informazioni, spunti e per lanciare in tutto il continente le attività della rete. . |
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